In arrivo oltre 5,2 milioni di euro per i danni causati al settore agricolo dalle eccezionali nevicate del gennaio del 2017 che hanno falcidiato l’Abruzzo unitamente al sisma del Centro Italia, a beneficiarne 28 comuni abruzzesi che rientrano nel cosiddetto cratere nevoso: è stata infatti approvata e pubblicata la graduatoria relativa al bando “neve” dell’intervento 4.3.2 “Supporto per gli investimenti che riguardano infrastrutture nel settore agricolo e forestale” nell’ambito delle misure del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) Abruzzo.
Lo rende noto il vicepresidente della giunta regionale con delega all’agricoltura, Emanuele Imprudente.
L’intervento è rivolto ai comuni del territorio abruzzese colpiti dalle precipitazioni nevose del gennaio 2017 ammessi a finanziamento per un importo complessivo di euro 5.270.121,84.
“La misura, finalizzata a migliorare l’accesso ai terreni agricoli e forestali, permettendo una fruibilità maggiore alle aree coltivate – spiega Imprudente – è senza dubbio uno strumento importante per aumentare il grado di competitività delle aziende del territorio con particolare riferimento a quelle localizzate nelle aree marginali colpite dalle eccezionali precipitazioni nevose del gennaio 2017, per le quali il difficile accesso ai terreni rappresenta un limite per la loro attività”.
I fondi sono destinati a soggetti pubblici, gestori di viabilità agro-silvo-pastorale e forestale: concede aiuti sotto forma di contributo in conto capitale pari al 100% dei costi, per interventi di investimenti materiali di tipo immobiliare e mobiliare quali la realizzazione di opere di viabilità, ampliamento, ristrutturazione, messa in sicurezza di rete viaria esistente, realizzazione di manufatti accessori (es. piazzole di sosta e movimentazione), spese generali collegate agli investimenti (come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, compensi per consulenze in materia di sostenibilità ambientale ed economica, inclusi studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze).
Gli investimenti previsti hanno una elevata valenza in termini di pubblica utilità essendo rivolti ad infrastrutture a servizio di una pluralità di utenti, diretti ossia gli imprenditori e le aziende agricole, ed indiretti, ossia tutti i cittadini che usufruiscono della viabilità rurale.