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Opposizione chiede Consiglio straordinario sul Corridoio Tirreno-Adriatico

Il centrosinistra: “Una seduta aperta a tutte le forze sociali. Pronti a lavorare insieme perché l’Abruzzo non perda questa occasione”

Paolucci su Bilancio: «Documento frutto delle divisioni, la Lega resta a secco»

Raccogliendo l’appello e le proposte di tutte le organizzazioni economiche e sociali abruzzesi è stato stilato documento per stringere i tempi e definire i temi della strategia regionale relativa al Corridoio europeo trasversale Tirreno Adriatico e un Consiglio regionale ad hoc, per rendere ufficiale la linea e le iniziative della Regione per portare l’Abruzzo dentro la rete comunitaria Ten-T, questo chiedono tutti i gruppi regionali di opposizione (centrosinistra e 5 stelle) che da tempo chiedono al Governo Regionale di attivarsi con tutti i soggetti e gli strumenti possibili per non perdere questa occasione.

“Si tratta di un’opportunità importantissima per la nostra Regione – riferisce il capogruppo Pd Silvio Paolucci, che con tutto il centrosinistra regionale è firmatario dell’ordine del giorno e della richiesta della seduta straordinaria depositati nei giorni scorsi – un’occasione che non possiamo perdere, in un momento cruciale per la ripresa dalla pandemia, in cui le risorse in arrivo con il PNRR detteranno l’agenda dei prossimi anni e faranno da base a nuovi e imprescindibili modelli di sviluppo per tutte le Regioni che non si faranno cogliere impreparate. Ecco perché riteniamo utile un Consiglio Regionale straordinario aperto a tutte le forze sociali che devono essere coinvolte e ascoltate, vista la portata delle misure e dei progetti. L’adesione alle reti TNT è indispensabile, per questo nel documento chiediamo alla Regione di attivarsi con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, anche acquisendo il parere espresso dal precedente Governo con il Ministro per la Coesione Territoriale e il Sud, Giuseppe Provenzano, per trasferire i Porti abruzzesi dal controllo dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico centrale di Ancona a quello dell’Autorità di Sistema portuale del mare Tirreno centro-settentrionale di Civitavecchia, come consente il Decreto Legislativo 4 agosto 2016, n. 169 e, nelle more che questo obiettivo venga raggiunto, pretendere dall’Autorità Portuale di Ancona il rispetto di questo obiettivo così importante. Non si può più perdere tempo, servono atti concreti e azioni che siano volte a favorire il riconoscimento di un Corridoio Europeo trasversale intermodale Tirreno-Adriatico, quale condizione per dare alla comunità nuove infrastrutture e servizi”.

“In questo modo potremo progettare davvero un rilancio e una ripartenza dell’Abruzzo con una visione chiara su cui investire sul futuro grazie a dinamiche europee a cui non possiamo restare estranei – sottolineano i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani e Marianna Scoccia, dei gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto – come la rete comunitaria Ten-T e il necessario riconoscimento della diramazione del Corridoio Mediterraneo Barcellona-Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce, che va fatta perché è un’occasione che ben si sposa con la finalità della Zona Economica Speciale d’Abruzzo, insieme al prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico da Ravenna a Brindisi. La nostra regione non può rimanere fuori da questa e dalle opportunità offerte dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza sul fronte infrastrutturale: bisogna puntare al potenziamento delle reti di comunicazione e dei porti industriali abruzzesi, come Vasto e Ortona per cui ci sono risorse Masterplan pronte allo scopo, ma ne occorrono altre e il Governo Regionale deve farne una scelta prioritaria. Abbiamo, in estrema sintesi, la possibilità di agire su uno sviluppo in ambito europeo, rendendo anche le nostre infrastrutture di qualità e competitive, con gli snodi viari, autostradali e ferroviari e le opere di banchinamento e dragaggio e anche reperendo risorse europee aggiuntive attraverso il “Meccanismo per Collegare l’Europa” (MCE). Una proposta che vede unite tutte le parti sociali ma che soprattutto può unire tutti i territori della nostra Regione con scelte puntuali, costruendo attorno al tema baricentrico della trasversalità assi di sviluppo collegati alle diverse comunità dell’Abruzzo”.

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