Rafforzare il sistema di prevenzione e contrasto «lavorando ad un’ipotesi di fattispecie criminosa che consenta di disporre la confisca obbligatoria di veicoli e strumenti necessari per organizzare l’intrattenimento e ripristinare i luoghi dei rave party», ma anche mantenere la linea delle misure di prevenzione personali per arginare il fenomeno della movida violenta, effetto del disagio giovanile, sempre più diffuso.
A pochi giorni dalla conclusione del G20, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese torna ad affrontare il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico nell’intervista pubblicata oggi sul quotidiano “Il Messaggero”, sottolineando l’impegno del Viminale a non abbassare la guardia contro qualsiasi forma di disordine e violenza.
Rispetto alle manifestazioni protagoniste di molte piazze italiane, il ministro, consapevole della fase delicata che attraversa oggi il Paese, ribadisce la necessità di «coniugare il diritto di manifestare con la tutela della salute pubblica, preservando al contempo i legittimi interessi degli esercizi commerciali in difficoltà anche per l’intensificazione dei cortei e di altre forme di protesta».
«Per questo – aggiunge – i prefetti e i questori sono impegnati al massimo per far rispettare le regole, in modo da limitare i disagi che ricadono sulle diverse categorie economiche».