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PD Abruzzo a Marsilio: “Smetta di fare propaganda e si occupi dell’Abruzzo”

La durissima presa di posizione dei consiglieri del Partito Democratico in assise regionale: "Il tavolo regionale sull’economia con le forze sociali e sindacali ancora non viene convocato”.

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Marsilio la smetta di fare propaganda e passi ai fatti. Decida se vuole finalmente fare il presidente della Regione Abruzzo e occuparsene, o se continuare a fare l’agitatore per conto della Meloni, assumendo posizioni demagogiche che non aiutano la realtà e sono istituzionalmente inopportune”, durissima presa di posizione della segreteria regionale PD, del gruppo del Consiglio regionale e dei parlamentari PD sulla nota in cui Marsilio critica pesantemente i provvedimenti economici varati dal Governo a favore delle persone bisognose.

“Solo critiche, mai una proposta – così segretario, consiglieri e parlamentari PD – Sterile è la posizione assunta dal Presidente sul provvedimento del governo che stanzia 400 milioni per buono pasto ed il sostegno delle famiglie indigenti a disposizione dei Comuni, una prima risposta a chi oggi si trova in condizioni di sofferenza. Provvedimento che fa seguito ai 25 miliardi già destinati all’emergenza sanitaria ed economica e precede il decreto di aprile che stanzierà almeno lo stesso volume di risorse. Dentro tale decreto ci sarà anche un rafforzamento degli strumenti di sostegno alle famiglie e alle condizioni di disagio. Marsilio dice che sono risorse inadeguate, forse irritato di non poter gestire direttamente come Regione quei fondi affidati invece ai Comuni, giustamente, se solo pensiamo che il Presidente guida lo stesso esecutivo che ha consentito, in piena emergenza, l’affidamento di 38.000 euro alla Mirus per una campagna di informazione sul Covid per una popolazione già ampiamente informata e contagiata. Invece i Sindaci sono la prima linea capace di arrivare a tutti.

“Se vuole essere utile, Marsilio si preoccupi del fatto che la Regione Abruzzo giunge ultima a siglare un accordo, tuttora non sottoscritto, con le parti sociali per l’utilizzo della cassa integrazione in deroga e si occupi del contenuto privo di sostanza della proposta di legge regionale per l’emergenza economica, un testo peraltro minato dalle contraddizioni interne alla sua maggioranza.
Passi ai fatti. Lo invitiamo ad affrontare con efficacia l’emergenza che ci riguarda e per cui la Giunta si è fatta trovare largamente impreparata e senza governance come gli appelli che arrivano dal fronte sanitario dimostrano e su cui, finita questa fase, chiederemo chiarezza. Allo stesso modo lo invitiamo a coinvolgere sindaci, amministrazioni locali e parti sociali lasciati soli in questa fase di discussione delle misure per l’economia locale. Attendiamo di sapere le risorse aggiuntive della Regione. In Emilia Romagna Bonaccini lo sta facendo, lavorando in trincea come un governatore deve fare. C’è solo da prendere esempio”.

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