Sei stalle sono crollate, uccidendo il bestiame, altre sono inagibili, capannoni industriali appesantiti dalla neve e pericolanti, strade chiuse per alberi rotti, un traliccio dell’alta tensione è crollato al scorsa notte in contrada Arci (interrotta l’energia elettrica) e diversi smottamenti bloccano la viabilità.
È il bilancio dell’ondata eccezionale di maltempo, effettuata questa mattina dal Coc di Penne, che sta mettendo in ginocchio, da lunedì, la città di Penne. Ieri sera, la giunta comunale, guidata dal sindaco Mario Semproni, ha deliberato lo stato di emergenza, chiedendo alla Protezione civile regionale l’invio dell’esercito per rimuovere la neve, mettere in sicurezza strade e raggiungere le abitazioni isolate.
Questa mattina, inoltre, un bus extraurbano di Tua, che collega Penne a Pescara, si è messo di traverso, bloccando per alcune ore la circolazione sulla statale 81 ‘Picena Aprutina’.
«Abbiamo chiesto ai cittadini di non mettersi in viaggio, al fine di evitare di congestionare la circolazione stradale, resa difficoltosa dalla neve accumulata ai bordi della strada – ha osservato il consigliere comunale delegato alla Protezione civile, Antonio Baldacchini, che coordina il Coc di Penne – La situazione è critica e pericolosa: siamo in codice rosso. Pertanto, abbiamo chiesto alla protezione civile regionale, l’invio dell’esercito a Penne, per aiutare il nostro personale a fronteggiare l’assistenza alla popolazione e liberare le strade dagli alberi rotti caduti. Tre stalle presenti sul territorio comunale sono crollate, uccidendo il bestiame, altre sono inagibili. Le strade, dopo la neve e la pioggia di ieri sera, stanno franando lentamente e alcune abitazioni, ad oggi, risultano isolate. Siamo molto preoccupati, ma stiamo facendo il possibile e con ogni mezzo per dare seguito a tutte le chiamate di emergenza che arrivano al Coc. Un ringraziamento lo voglio fare ai volontari che stanno svolgendo un lavoro straordinario».
Questa mattina, infine, si terrà una riunione urgente del Centro Operativo Comunale per fare il punto della situazione.
Fonte: AGI
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