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Pescara, sul maltempo interviene Simona Barba

La consigliera AVS- Radici in Comune si sofferma sulla rete fognaria e i danni dell'ultima pioggia

“I danni dovuti all’ultima pioggia sono causati dalla impermeabilizzazione del nostro territorio.

La cosiddetta rete fognaria, che invece raccoglie acque nere e bianche, non può sopportare fisicamente i volumi d’acqua delle piogge dovute ai cambiamenti climatici. L’acqua che dovrebbe andare nel terreno, scivola veloce dai colli fino a valle, con tutte le sue conseguenze.

E purtroppo non riusciamo a cambiare direzione e soprattutto mentalità: il caso del Liceo Leonardo da Vinci merita essere indagato attentamente, i danni infatti con alta probabilità sono collegati anche ai recentissimi interventi fatti su via Colle Marino.

Su Colle Marino insisteva un fosso, struttura di mattoni, che convogliava tutte le acque che scendevano dai colli soprastanti; dava una certa libertà all’acqua, tant‘è che ogni pioggia intensa l’acqua fuoriusciva rompendo il manto stradale. Tutti si ricorderanno il buco perenne di fronte al liceo scientifico.

I recenti lavori, considerati definitivi dai Lavori Pubblici, hanno letteralmente intubato, proprio in tubi di grossa sezione, il flusso d’acqua. Sicuramente da qui l’acqua non uscirà più.

Ma…

La pioggia del 17 ha messo in ginocchio la struttura del Liceo, il tetto non è riuscito a scaricare l’acqua che ha creato danni ingenti fino alla chiusura della scuola.

Con molta probabilità fra le cause è da ricercarsi la connessione con gli ultimi lavori stradali: la forte pressione dell’acqua creatasi nella recente tombatura finale del fosso su Colle Marino, ora senza possibilità di sfogo, potrebbe non aver permesso il defluire delle acque dei discendenti del tetto liceo. È un effetto conosciuto, di ritorno, che non permette all’acqua di defluire, per la forte pressione che è presente nel sistema. Il tetto è diventato una piscina, e l’acqua, come sempre, ha trovato la sua strada.

E questo esempio si perpetrerà nella nostra città, a ogni pioggia, piena di fossi imbrigliati e intubati, senza alcuna possibilità di far infiltrare naturalmente l’acqua nel terreno.

I metodi ci sono, sono soluzioni basate sulla natura (NBS) per ridare permeabilità alle città.

Questa deve essere la priorità per Pescara, da subito.

Nel frattempo le aiuole e le rotonde ricoperte dai tappetini di plastica verde, effetto erba, come quella in via Orazio, saranno il nostro manifesto: acqua non devi infiltrarti, perché saremo noi a galleggiare.” Così Simona Barba Consigliera AVS- Radici in Comune.

 

 

Comunicato stampa

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