Nella serata di ieri, a Pescasseroli (L’Aquila), i carabinieri della Stazione di Pescasseroli, con il supporto delle pattuglie della Stazione di Scanno e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Castel di Sangro, agli ordini del capitano Fabio Castagna, hanno tratto in arresto un 28enne italiano originario della Provincia di Roma per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
I militari, attivati dalla Centrale Operativa, intervenivano presso l’abitazione del soggetto in Pescasseroli dove lo stesso stava scontando un periodo di arresti domiciliari disposti dal Tribunale di Rieti.
L’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica e non nuovo ad ingiustificate esplosioni di violenza, urlava e proferiva minacce nei confronti dei militari intervenuti accusati di tenerlo rinchiuso in casa ingiustamente e presentava diverse ferite lacero contuse auto inflitte sul braccio sinistro.
All’arrivo del personale sanitario, opportunamente allertato dai militari operanti, il 28enne accentuava il suo stato d’ira e brandendo un machete con una lama di 30 cm iniziava ad aggredire verbalmente tutti i presenti minacciandoli di morte qualora lo avessero ulteriormente avvicinato generando con tale comportamento un forte allarme sociale nella popolazione locale residente nelle immediate vicinanze.
I militari operanti, dopo una lunga trattativa e fornendo prova di grande determinazione e professionalità, riuscivano con azione pronta e decisa ad immobilizzare il soggetto sottoponendolo in prima istanza alle cure del caso.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Sulmona veniva infine arrestato e, dopo le formalità di rito, associato presso la Casa Circondariale di Campobasso in attesa della celebrazione del rito per direttissima.