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Pescina Capitale Cultura, Guanciale legge ‘la Restanza’

Il notissimo attore di origini marsicane legge 'La Restanza' di Vito Teti. Manca poco per il verdetto finale: l'Abruzzo c'è.

Cosa racconta il libro? “Partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità. Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un altro senso dei luoghi e di se stessi. Restanza significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente”.

L’attore di fama nazionale Lino Guanciale, di origini avezzanesi, sceglie di supportare la terra Marsicana e abruzzese in questa pregiata e pazzesca corsa verso un sogno, quello del titolo italiano di Capitale della Cultura 2025. L’unica città abruzzese in gara è Pescina, guidata dal sindaco Mirko Zauri.

La «restanza» è un fenomeno del presente che riguarda la necessità, il desiderio, la volontà di generare un nuovo senso dei luoghi. È questo un tempo segnato dalle migrazioni, ma è anche il tempo, piú silenzioso, di chi “resta” nel suo luogo di origine e lo vive, lo cammina, lo interpreta, in una vertigine continua di cambiamenti.

Le audizioni dei 10 progetti finalisti per la selezione della Capitale italiana della Cultura 2025 si terranno a Roma, nella Sala del Refettorio di Palazzo Venezia, lunedì 27 e martedì 28 marzo prossimi.

Le singole proposte progettuali saranno illustrate alla Giuria, presieduta dal presidente Davide Maria Desario e composta da 7 esperti.

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