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Pescina per Accumoli: «Se fosse successo a noi, cosa avrebbero fatto gli altri?»

 

«Quando accadono disastri e tragedie di questo genere, come si è verificato, appunto, con il recente terremoto del Centro Italia, ci si mette sempre dalla parte di chi è in difficoltà. Se fosse successo a noi, cosa avrebbero fatto gli altri? Sono certo che ci sarebbe stata una rapida corsa per venire ad aiutarci, e, per questo motivo, Pescina si è messa subito in movimento senza pensarci un attimo. Il nostro aiuto rappresenta una goccia, piccola ma necessaria e fondamentale, in questo oceano di solidale sostegno». Con sentita commozione e forte decisione, il primo cittadino del Comune di Pescina, Stefano Iulianella, ha riferito, durante un’intervista alla Redazione di InfoMediaNews.it, questo sensibile ed umano messaggio di solidarietà.

Come testimoniano le donazioni approdate alle così definite ‘zone rosse’, sono state numerose le iniziative di supporto nei confronti di tutte le popolazioni colpite dal terremoto avvenuto il 24 agosto scorso. Il Comune di Pescina, infatti, ha deciso di accettare la sfida della solidarietà, la quale, ha previsto, come scopo, l’attenuazione dello stato di sofferenza, il quale è oramai, purtroppo, entrato a far parte della vita quotidiana degli uomini segnati da questa terribile tragedia. 

«Subito dopo la triste notizia del terremoto di Accumoli ed Amatrice, ci siamo organizzati con delle associazioni del territorio, coordinate principalmente dalla Protezione Civile di Pescina e Venere per far sì che la parola aiuto non rimanesse tale, ossia solo una semplice emissione di suoni. Abbiamo saputo fin da subito, infatti, che le zone terremotate non avevano bisogno di abiti e di alimenti, bensì, solo di somme in denaro. Ci siamo, quindi, organizzati ed abbiamo inventato delle manifestazioni ad hoc per la raccolta fondi. Nel corso dei giorni successivi al tragico evento – prosegue Stefano Iulianella –  abbiamo realizzato una cena a base di amatriciana, uno spettacolo della corale ‘Octava Dies’ presso il teatro San Francesco ed uno spettacolo di clown per bambini. Tutto il ricavato di queste iniziative è stato, naturalmente, devoluto in beneficenza alle zone colpite dal sisma».

L’intraprendenza che il Comune di Pescina, assieme a tutte le associazioni locali e ai cittadini, dunque, ha mostrato e dimostrato, si è collocata, in maniera quasi autonoma, alla base dell’atto di voler donare, attraverso questi gesti, un senso di solidarietà che rappresentasse un punto di forza distintivo della stessa città marsicana. «Di Accumoli non si è sentito parlare molto, contrariamente alla città di Amatrice. Per questo abbiamo allestito dei banchetti sia a Pescina che a Venere, per la durata di una settimana, attraverso cui i cittadini hanno consegnato spontaneamente delle cifre da devolvere direttamente al Comune di Accumoli. Il nostro desiderio – conclude il primo cittadino – sarebbe stato quello di poter portare personalmente la somma di denaro alla cittadina romana, ma, purtroppo, a causa di alcune necessità tecniche, non abbiamo avuto l’opportunità di presentarci sul luogo. Siamo ancora adesso in contatto con il sindaco di Accumoli e sono sicuro che riusciremo a trovare il modo ed il tempo per un incontro». 

7.426  euro è la cifra che il conto corrente di Accumoli potrà, ora, conteggiare grazie alla generosità di chi ha sentito davvero vicino al cuore una popolazione che ha bisogno di essere risollevata. E’ fortemente presente, negli abitanti delle zone colpite dal sisma, infatti, la necessità di riacquistare un benessere che era precedente a quella fatidica notte, a quella maledetta ora delle 3 e 36.

Foto di: Facebook

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