I Carabinieri del Reparto Operativo di Teramo insieme ai colleghi di Offida (in provincia di Ascoli Piceno) e Monsano (provincia di Ancona), hanno eseguito una misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di due cinesi, un donna di 57 anni e un uomo 39 anni, regolari in Italia. La misura è stata emessa dal Gip del Tribunale di Teramo ed è frutto delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Teramo, partite dopo l’arresto di un 25enne cinese ritenuto responsabile di coltivazione di marijuana sorpreso nel luglio 2019 all’interno in un capannone a Civitella del Tronto mentre coltivava circa 600 piante di marijuana.
Ad attirare l’attenzione dei militari furono l’impianto di condizionamento del capannone perennemente acceso e il forte odore di marijuana. Tutto era tecnicamente organizzato alla perfezione, grazie ad un poderoso impianto elettrico per la gestione dei sistemi di aerazione, illuminazione e irrigazione.
L’attività dei militari ha permesso di fare luce su una vera e propria organizzazione formata da cinesi che avevano individuato l’area lontano da occhi indiscreti. I militari hanno scoperto, dando origine all’esecuzione delle misure di ieri, che ad affittare la struttura era stato il 39enne cinese residente a Monsano, al quale erano intestate anche le forniture di luce e acqua, mentre la donna 57enne si era occupata di reperire il capannone, sottoscrivere il regolare contratto di affitto con un mediatore del luogo, per poi provvedere al pagamento mensile del canone di locazione attraverso bonifici postali da 800 euro al mese. I proprietari, che risiedono in provincia di Cuneo, erano all’oscuro di tutto. Ad aggravare la posizione dei due arrestati, vi è anche il furto di elettricità dato che avevano effettuato anche degli allacci abusivi ad altre utenze vicine al capannone.