COMUNICATO STAMPA
“Se mai ci fosse stato bisogno di una prova tangibile del fatto che il parcheggio di Porta Leoni non centra l’obiettivo per il quale è stato realizzato, cioè quello di utilizzatissimo parcheggio a servizio del centro storico, unico realizzato in sei anni di amministrazione di centrodestra, adesso l’abbiamo: una determina comunale certifica infatti introiti per l’Ente pari a 12mila euro circa, nei primi 80 giorni di apertura. A conti fatti stiamo su una media di sei auto in sosta al giorno per tutto il giorno”.
È quanto si legge in una nota firmata da Paolo Romano (L’Aquila Nuova) e Lorenzo Rotellini (L’Aquila Coraggiosa).
“Sei auto in un parcheggio che offre 90 posti auto e che ha subito la riduzione del progetto originario da interrato a raso. Un parcheggio che è costato solo di realizzazione più di 1,5 milioni di euro e che ha anche visto il quasi raddoppio dei costi per la collettività riguardo la permuta con Ater: da 7 a ben 11 milioni di euro. Acclarato dunque che gli aquilani non hanno utilizzato il parcheggio di Porta Leoni neanche per la “sosta regali” nel periodo natalizio appena trascorso, l’unica soluzione sarebbe quella di abbassare la tariffa oraria, ritenuta esosa da tutti e, magari, renderlo gratuito dalle 23 e non dalle 20 come accade ora. Pare che il sindaco si rifiuti solo perché la proposta, di puro buon senso, viene dall’opposizione”, aggiungono.
“Ci chiediamo anche che fine abbiano fatto i progetti per la realizzazione dei tre piccoli parcheggi a San Silvestro, al castello cinquecentesco e alla parte alta di Via Roma, sbandierati come salvifici ogni volta che le cose si mettono male per l’amministrazione: eppure si tratta di tre opere che beneficiano da mesi di fondi certi in bilancio – proseguono – Ci chiediamo infine come l’amministrazione possa dare per imminente la realizzazione del parcheggio multipiano dell’ex Inam di via XX settembre se dopo anni non è stato ancora sottoscritto l’accordo di permuta con la ASL, proprietaria dell’immobile; l’ultima volta è accaduto proprio alla riunione tra commercianti e vice sindaco”
“Una cosa sola è certa – concludono – in centro storico il commercio sta lentamente morendo, stretto più che mai tra le spire delle promesse di stampo elettoralistico”.