Una visita istituzionale per mostrare vicinanza ai profughi e portare uno speciale ringraziamento all’associazione, all’ADSU e agli operatori tutti per l’enorme sforzo profuso, l’esemplare accoglienza e la grande attenzione che dimostrano verso persone che arrivano tramite corridoi umanitari.
Il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, ha fatto così visita al centro di Accoglienza “Arshad Ali” ad Isola del Gran Sasso d’Italia. Presenti anche i sindaci dell’Unione dei Comuni della Valle Siciliana, rappresentanti dell’Adsu (Azienda per il Diritto agli Studi Universitari di Teramo), del Vescovato, della Comunità Montana “Valle Siciliana” e delle diverse realtà del terzo settore. L’Abruzzo può vantare il primato di essere la prima regione italiana per numero di studenti accolti attraverso un canale d’accesso legale e sicuro. 1200 studenti sono ancora attesi in Italia e non sono ancora riusciti ad arrivare attraverso i corridoi umanitari, verso la riconquista della dignità e delle libertà
Nel corso della visita sono stati illustrati anche i progetti e le iniziative in ambito agricolo e pastorale che ben si sposano con il territorio, con le offerte delle cooperative sociali della Valle Siciliana nonché con i percorsi di studio universitario delle persone accolte dall’associazione Salam, di cui è presidente Simona Fernandez.
Presenti i 42 studenti universitari in fuga dall’Afghanistan. I rifugiati seguono lezioni nelle varie facoltà dell’università di Teramo.
Sono beneficiari di una borsa di studio grazie all’ADSU e all’associazione che ospiterà gli studenti in apposita struttura adeguatamente ristrutturata proprio per loro, con la collaborazione del Vescovado di Teramo e della Fondazione Tercas.
“Un impegno comune – ha detto il presidente Marsilio – per assicurare l’inserimento degli studenti in un importante percorso formativo con una prospettiva di vita alternativa rispetto a quella che avrebbero avuto nel Paese di origine. La speranza è che questa misura possa contribuire ad aiutarli a continuare a studiare e sognare un domani migliore. L’Abruzzo si era già mobilitato la scorsa estate in favore dei profughi afghani per ospitare famiglie e bambini riusciti a fuggire da Kabul e ospitati, in prima battuta, nel centro di prima accoglienza e smistamento allestito dalla Croce rossa e dalla Protezione civile nell’interporto di Avezzano e poi smistati secondo un piano d’accoglienza”.
L’allora direttore dell’ADSU di Teramo, Antonio Sorgi, a dicembre scorso, aveva riaperto i termini per le domande di borse di studio a.a. 2021-2022 da assegnare esclusivamente in favore degli studenti provenienti dall’Afghanistan.
Una misura straordinaria per garantire agli studenti afghani la possibilità di accesso al beneficio delle borse di studio e agevolarli nel percorso di studi presso l’Università degli Studi di Teramo.
Le graduatorie aggiornate sono state approvate lo scorso 30 aprile. Grazie all’intervento della giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale Pietro Quaresimale, la borsa di studio, è stata assegnata a tutti i 644 studenti risultati idonei tra cui i 42 afgani e ulteriori risorse arriveranno dal progetto ‘Fami’.