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Protocollo Ministero-Molise: numero di emergenza europeo

Il Ministro Lamorgese: "Soddisfazione per un modello che ottimizza le risorse". Il servizio "NUE" 112 è multilingue e assicura diverse funzionalità.

Siglato sabato a Campobasso, in prefettura, il protocollo d’intesa per l’attivazione del Numero unico di emergenza europeo (NUE) 112 nella regione Molise. L’accordo è stato firmato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal presidente della regione Molise Donato Toma, alla presenza del vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza Maria Teresa Sempreviva, presidente della Commissione consultiva per il 112 NUE, e del prefetto di Campobasso Francesco Antonio Cappetta.

In Molise il servizio verrà erogato in sinergia con la Centrale unica di risposta (Cur) della regione Lazio. Nello specifico, la centrale molisana sarà realizzata come un’estensione da remoto di una delle Cur del Lazio, nella quale verranno convogliate le linee 113, 112, 115 e 118 e 1530 provenienti dal territorio regionale.

Il modello organizzativo del NUE 112, chiamando il quale il cittadino può chiedere l’intervento delle Forze di polizia, dei Vigili del fuoco, delle strutture sanitarie e dell’assistenza in mare, è infatti molto flessibile e consente di adattarsi alle esigenze dei diversi territori.

«Grande soddisfazione» ha espresso il ministro Lamorgese, dopo aver illustrato alcuni dei vantaggi che presenta il sistema NUE112, «anche per il modello organizzativo scelto dalla regione Molise che, avendo un numero di utenti relativamente piccolo, ha scelto di utilizzare l’infrastruttura tecnologica della regione Lazio in un’ottica di valorizzazione delle risorse pubbliche», adottando «un sistema simile a quello utilizzato per la regione Basilicata, che consentirà a breve di offrire un importante servizio ai cittadini».

Il Molise si unisce alle altre regioni che hanno avviato il percorso per fornire questo servizio di emergenza, mentre sono 11 quelle già pienamente operative (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Marche, Umbria, Sicilia e Province autonome di Trento e Bolzano) dove le 15 centrali uniche di risposta garantiscono la copertura del 65% della popolazione italiana, pari a circa 35 milioni di abitanti.

Nel 2021 le Cur hanno gestito quasi 19 milioni di telefonate assicurando la ricezione anche di quelle generate direttamente da auto in caso di incidente automobilistico, grazie al sistema e-Call, e assicurando una risposta efficace anche per i cittadini disabili grazie al sistema 112-sordi, che consente loro di accedere al servizio di emergenza.

Il servizio NUE 112 è multilingue e assicura diverse funzionalità: una grandissima rapidità di risposta (circa 5 secondi) unita all’azione di filtro delle chiamate improprie. Le chiamate possono inoltre essere localizzate in caso di bisogno, e instradate rapidamente verso gli enti più appropriati in base al tipo di emergenza. Anche grazie al modello organizzativo imperniato sulle Cur, il NUE 112 ha fatto fronte all’emergenza Covid-19 senza criticità di funzionamento.

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