Il 18 dicembre 31 Province andranno al voto per l’elezione del Presidente di Provincia e 75 andranno al voto per l’elezione dei Consigli Provinciali. Tra questi anche la provincia dell’Aquila, dove sarà corsa a due.
In campo per il centrodestra ci sarà il presidente uscente, Angelo Caruso, che cerca il bis non più da civico ma da uomo vicino alle forze di destra e in particolare a Fratelli d’Italia. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in questa tornata hanno “messo la firma” sulla candidatura, arrivata solo dopo lunghi incontri e tavoli di confronto tra le forze.
Ricandidatura che passerebbe proprio per la sottoscrizione al partito di Giorgia Meloni. Una “mossa” che non è piaciuta al mondo civico e moderato, che nella scorsa tornata elettorale aveva invece sostenuto, almeno in parte, la discesa in campo del sindaco di Castel di Sangro.
A sfidarlo ci sarà l’outsider Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo, da poco riconfermato alla guida del comune marsicano, la cui candidatura è stata caldeggiata e fortemente voluta dal sindaco attualmente sospeso di Avezzano, Gianni Di Pangrazio.
Anche il centrosinistra e il Pd, al termine di grandi manovre e qualche mal di pancia, sono scesi in campo accanto a Giovagnorio.
Inizialmente erano stati fatti i nomi di Fabio Camilli, sindaco di Acciano, e Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie ed ex assessore regionale. Il primo sostenuto dal consigliere regionale Americo Di Benedetto, il secondo dalla deputata Pd Stefania Pezzopane. Alla fine è prevalsa la linea del segretario regionale dei dem, Michele Fina.
Trovata la quadra sul nome di Giovagnorio, il sindaco ha ufficializzato in una nota la sua candidatura e lo ha fatto con l’aplomb che da sempre lo contraddistingue.
“Con lo stesso spirito di servizio che mi ha spinto a lavorare con totale abnegazione nell’esclusivo interesse del mio territorio comunale – ha dichiarato – a seguito delle tante sollecitazioni ricevute dai colleghi sindaci, dagli amministratori e dalle parti politiche sono onorato di dare la mia disponibilità alla candidatura a presidente con l’intento di perseguire obiettivi di buon governo nell’intera Provincia. Tale lavoro non può che esser compiuto secondo i principi di equità onestà, attraverso una proficua collaborazione tra le forze civiche e politiche disponibili a collaborare in sintonia, in vista delle grandi sfide che attendono la Provincia e il Paese intero”.