Creare nuove aree boscate nei terreni agricoli e in quelli incolti dell’Abruzzo, per la produzione di tartufo pregiato, grazie ad un finanziamento complessivo di 884.125 euro di cui saranno beneficiarie 35 imprese per una estensione di 180 ettari e per complessivi 75.000 alberi. L’importante intervento sarà possibile grazie all’approvazione della graduatoria definitiva del bando relativo al Piano di Sviluppo rurale (Psr), sull’edizione 2020 dell’Avviso pubblico per la sottomisura 8.1, lanciato dal Servizio Foreste e Parchi, articolazione del dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo.
Lo rende noto Emanuele Imprudente, vicepresidente della Giunta regionale abruzzese con delega all’Agricoltura.
L’iniziativa ha suscitato molto interesse: sono state infatti presentate ben 160 domande da parte di altrettante imprese abruzzesi ed oltre alle 35, altre 108 sono risultate idonee. Come assicura il vicepresidente, queste istanze saranno finanziate con uno scorrimento della graduatoria in seguito ad un nuovo reperimento di fondi.
“Il bando ha riscosso un buon successo alla luce delle 160 domande provenienti dall’intero territorio regionale, per una misura strategica e innovativa, per ora a beneficio di 35 imprese. Ci sono però anche 108 domande, che interessano altri 220 ettari di superficie, istruite con esito favorevole e che, pur avendo tutti i requisiti, non è stato possibile finanziare in questa prima fase, per carenza dei fondi disponibili. Garantisco, fin da ora, il mio massimo impegno per reperire le ulteriori risorse a far scorrere la graduatoria fino all’ultima delle domande ammissibili”.
I contributi, fino ad un massimo di 5.000 euro per ettaro, sono concessi a copertura dei costi di realizzazione di impianti tartufigeni (imboschimenti con piante forestali micorrizzate a duplice attitudine, con ciclo superiore a 20 anni).
È previsto anche un premio per la manutenzione dell’impianto per un periodo pari a 12 anni nonché, per i terreni agricoli coltivati, nei cinque anni precedenti la presentazione della domanda.
Garantito inoltre un ulteriore premio annuale per la compensazione dei mancati redditi agricoli, anche questo per un arco temporale di 12 anni.
“Le ricadute positive di questa misura – afferma ancora Imprudente – non riguardano solo l’incremento di una produzione di pregio come quella dei tartufi, che costituisce un’eccellenza regionale e un’importante opportunità di diversificazione dei redditi nelle aree rurali abruzzesi, ma anche quello, di grande attualità, riguardante il miglioramento dell’ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici”.
Con lo scorrimento della graduatoria per soddisfare le ulteriori 108 domande, ai 75.000 alberi previsti con le domande già ammesse a finanziamento se ne aggiungerebbero altri 88.000, per un totale di oltre 163.000 appartenenti a specie autoctone quali roverella, cerro, carpino e nocciolo. Le campagne abruzzesi si andranno in tal modo ad arricchire di nuove superfici a bosco pari all’equivalenti di 570 campi di calcio serie A.