Pescara. L’assessore regionale all’ambiente, Nicola Campitelli, ha presentato questa mattina il rapporto annuale sulla raccolta differenziata in Abruzzo relativamente all’anno 2018. La percentuale media ha raggiunto il 59,66%, con un incremento rispetto al 2017 del +3,68%. Nel 2014 era invece ferma al 47,42%.
I Comuni con percentuali superiori alla soglia minima prevista dalla legge (65%) sono 180 su 305. Nel 2019, secondo i tecnici, le prospettive sono positive. Le frazioni organiche (umido e verde) – con una raccolta complessiva di circa 155.000 tonnellate (43,04% della raccolta differenziata totale e corrispondente a circa 116 kg/ab) – rappresentano la frazione merceologica più importante e quantitativamente rilevante; segue la carta con il 18.73% per circa 50 kg/ab.
«Abbiamo in atto un focus sui comuni con oltre ventimila abitanti e che sono i comuni che ovviamente producono più rifiuti – ha dichiarato Campitelli – Pescara e L’Aquila registrano le performance più basse rispetto agli altri centri più popolosi. Il capoluogo aquilano è in ripresa, ma bisogna considerare che le problematiche sono state anche dovute al post sisma. Pescara è invece il ‘ventre molle’ con percentuali fra il 30% e 40% che sono basse e che devono essere migliorate. Bene Lanciano, Chieti e Giulianova che superano il 60%. Abbiamo un sevizio di porta a porta con buoni risultati anche a Sulmona e Montesilvano». Per lo smaltimento dei pannolini e pannoloni, che rappresa circa il 3% della raccolta, la Regione lavora ad un impianto all’avanguardia di riciclaggio della Fater».