Domani si celebra anche tra le comunità abruzzesi la fine del Ramadan, nono mese dell’anno 1444 secondo il calendario lunare musulmano.
L’Eid al-Fitr (questo il nome della festa della rottura del digiuno) rappresenta la seconda ricorrenza più importante del mondo islamico, sancisce la fine del mese sacro e del digiuno per antonomasia.
La festa inizia la mattina presto, con la preghiera alle ore 7 nei luoghi di culto presenti nel territorio. All’Aquila una moschea è stata allestita a Bazzano e un’altra nella zona Pile. Dopo la preghiera seguono visite a parenti e amici e grande pranzo insieme.
“Importante sottolineare – dice il presidente dell’associazione culturale Rilindja Abdula (Duli) Salihi – come negli anni sia arrivato un segnale importante nella città da parte di molte aziende, in particolar modo quelle edili, ossia riconoscere l’importanza di tale festa per i musulmani e concedere ai propri dipendenti il giorno di permesso per poter festeggiare Eid al-Fitr con le loro famiglie”.
“Un rispetto che non può non avere come finalità una convivenza pacifica e armoniosa – aggiunge – alimentando ancor di più il percorso di integrazione. Questo mi porta, in qualità di membro del tavolo interreligioso della Prefettura dell’Aquila, a riaffermare nuovamente un grazie sincero e profondo a tutte le aziende e non solo, dimostrando rispetto, solidarietà e comprensione”.
Di qui l’appello rivolto a tutte le attività che hanno dipendenti musulmani. “Mi auguro – conclude – che sempre più aziende si riconoscano in questo percorso di integrazione. Non tutti i titolari vengono informati della circostanza dai propri dipendenti, forse perché alcuni hanno paura che ,assentandosi nel giorno della festa, potrebbero avere ripercussioni importanti sul lavoro”.
“Inoltre – conclude – rivolgo un appello anche alle associazioni di categoria di rendersi promotrici e sensibilizzare l’importanza e il valore di questa festa”