“È partito il conto alla rovescia che ci sta avvicinando velocemente alla data quando gli italiani e quindi gli abruzzesi saranno chiamati ad esprimersi sul referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari di Camera e Senato. Esprimo il mio convinto No a questo referendum confermativo per una serie di ordini di motivi che riassumo sinteticamente”.
Queste le parole di Roberto Santangelo, vice presidente del Consiglio regionale.
“No perché il tanto sbandierato taglio ai costi della politica portato avanti dai sostenitori del sì si riduce, come sappiamo, al famoso costo di una tazzina di caffè all’anno se rapportato al numero degli italiani e rappresenta un risparmio veramente risibile che certamente non risolve i problemi delle finanze pubbliche italiane”.
“No perché l’Abruzzo rischia di veder tagliata la propria rappresentanza parlamentare a Roma che passerebbe, ad esempio, al Senato dagli attuali 7 a 4 che sono meno degli attuali Senatori a vita, con la conseguenza che i nostri territori non avrebbero voce nelle stanze decisionali”.
“No perché si manderebbe a casa il governo PD/5Stelle esprimendo implicitamente un giudizio negativo sull’operato del governo Conte”, prosegue Santangelo.
“Lo slogan portati avanti dai fautori del sì al referendum rappresenta un taglio lineare al numero dei parlamentari, cosa che di per se è un risparmio che fa presa sull’opinione pubblica, ma non costituisce una vera riforma del sistema che porterebbe il popolo italiano ad essere il meno rappresentato d’Europa”.
“Quello che invece auspico è che – aggiunge Santangelo – dopo la vittoria del No, si avvii una significativa fase di riforme della struttura bicamerale che semplificherebbe l’approvazione delle leggi o della legge elettorale”.
“Invito, pertanto, gli abruzzese a recarsi alle urne per esprimere il proprio voto in favore del No al referendum affinché siano protagonisti nelle scelte politiche del Paese”.