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L’Aquila, Idv: “Crisi maggioranza approdi in Consiglio”

"La crisi, vera o finta, approdi in Consiglio comunale". È quanto chiede Lelio De Santis, capogruppo Cambiare Insieme- Idv al Consiglio comunale dell’Aquila. Tra silenzi, risposte al vetriolo, una campagna elettorale sempre più infuocata in vista del rush finale, soprattutto nelle due sfide più importanti, quelle di Avezzano e Chieti, il centrodestra aquilano non ha mai chiarito, come chiesto a più voci dall'opposizione, la situazione in seno alla maggioranza.

“La crisi, vera o finta, approdi in Consiglio comunale”.

È quanto chiede Lelio De Santis, capogruppo Cambiare Insieme- Idv al Consiglio comunale dell’Aquila, che torna a parlare della crisi di maggioranza che ormai da mesi interessa il Comune capoluogo d’Abruzzo.

Tra silenzi, risposte al vetriolo, una campagna elettorale sempre più infuocata in vista del rush finale, soprattutto nelle due sfide più importanti, quelle di Avezzano e Chieti, il centrodestra aquilano non ha mai chiarito, come chiesto a più voci dall’opposizione, la situazione in seno alla maggioranza, alle prese con spaccature interne già da diverso tempo, dissidi sempre più grandi che negli ultimi mesi hanno messo fortemente in discussione la tenuta dell’amministrazione Biondi.

“Dopo due mesi di crisi politica, fatta di parolacce e di ritiro delle deleghe agli assessori della Lega, e dopo la dichiarazione di nuovo e perenne amore verso il sindaco, Pierluigi Biondi, da parte del leader del Carroccio, Luigi D’Eramo, siamo tutti felici e contenti che stia per finire questa telenovela estiva che ha riguardato il Palazzo di città, ma non i cittadini!”, scrive De Santis.

“Il tentativo di rilanciare il pallone delle accuse sul fronte opposto del Centrosinistra, senza fare un po’ di autocritica, è una tecnica vecchia e sbagliata. Io non ho mai creduto ad una crisi vera, ma solo ad un regolamento di conti nel centrodestra che prescinde dai problemi della città e dal confronto su proposte concrete”, aggiunge.

I consiglieri di opposizione Stefano Palumbo, Giustino Masciocco, Lelio De Santis, Carla Cimoroni, Paolo Romano, Stefano Albano, Angelo Mancini, Elisabetta Vicini ed Edlira Banushaj nei giorni scorsi, in occasione di una conferenza stampa, hanno sottolineato: “Un’imbarazzante inversione a U che rappresenta, di fatto, una sfiducia al capogruppo in consiglio comunale Francesco De Santis, la cui bocciatura secca sui 3 anni di governo Biondi era costata il ritiro delle deleghe ai tre assessori leghisti, Daniele Ferella, Fabrizia Aquilio e Fabrizio Taranta, e il passaggio del consigliere Elisabetta De Blasis al gruppo misto”.

A replicare è stato proprio il deputato aquilano Luigi D’Eramo, che ha spiegato: “Le esternazioni del centrosinistra farebbero sorridere se non fosse per il fatto che, nel corso degli anni, hanno rappresentato la cifra di un modo di intendere la politica e l’attività amministrativa che ha provocato un disastro dietro l’altro. La questione migranti è la cartina tornasole del Pd, partito di governo a livello nazionale, responsabile di aver avallato lo scellerato arrivo di migranti sul territorio senza controlli adeguati: una situazione che sta producendo un rischio gravissimo sul fronte dell’ordine pubblico e su quello dell’emergenza sanitaria coronavirus”.

“Sul piano meramente politico – ha incalzato D’Eramo – ribadiamo senza giri di parole che l’asse tra Lega e Fratelli d’Italia è granitico e imprenscindibile, un’alleanza che ha prodotto già ottimi risultati a tutti i livelli, dalla Regione in giù, e continuerà a farlo nell’immediato futuro. Il confronto interno alla coalizione, che procede in maniera serena e costruttiva, rappresenta la forza stessa dell’alleanza e porterà, molto presto, a risolvere senza alcun problema le questioni sul tavolo, a partire da quella, strumentalizzata ad arte, della sospensione delle deleghe ai nostri assessori”.

Nei giorni scorsi, dunque, si è parlato di un riavvicinamento tra Lega e Fdi, dopo la rottura innescata dall’attacco dei salvianiani alla coalizione circa due mesi fa nel corso di una seduta del Consiglio comunale, ma ad oggi l’asse Carroccio-meloniani, come denunciato dalle opposizioni, non sembra così “granitico e imprescindibile”.

Tornando alla nota di De Santis, il consigliere aggiunge: “Ma ora, al di là delle diatribe in politichese, è ora che questa vicenda politica con i due mesi di Governo senza la Lega, approdi in Consiglio comunale, la sede istituzionale a cui compete il confronto politico sull’accaduto e, soprattutto, sull’attività futura fino alla conclusione della consiliatura”.

“Infatti, in quella sede ogni forza politica dovrà spiegare alla città il proprio comportamento e le attività svolte, oltre che sostanziare con punti programmatici condivisi il ritrovato amore fra Lega e Fratelli d’Italia – prosegue De Santis – Molto più facile sarà per i gruppi di minoranza sciorinare il lungo elenco delle cose non fatte, dal Piano regolatore alla Ricostruzione pubblica, dalla gestione del Progetto C.a.s.e. alla bonifica di San Giuliano, dall’impianto sportivo di Santa Barbara alla sede unica”.

“Chiedo, pertanto, al presidente del Consiglio, Roberto Tinari, la convocazione dell’Assise comunale per consentire che il confronto politico, ed anche le polemiche, passino dai giornali al Consiglio comunale e per permettere ai cittadini di sapere il pensiero compiuto di chi li amministra”, conclude.

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