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Regionali, Demos: “L’Aquila centro storico deserto”

Vanna Andreola storico dirigente della Regione Abruzzo candidata nelle file di Demos: "Bisogna favorire i centri commerciali naturali"

Un centro storico abbandonato, con le luci spente e le vetrine vuote: questa la fotografia scattata all’Aquila da un gruppo di commercianti che per caso mi è capitato di ascoltare passeggiando tra i vicoli della città. La solitudine che si avverte tra le strade deserte, tra le altre cose, si traduce in mancanza di sicurezza e carenza di servizi fondamentali per i residenti. Occorre intervenire subito con una rielaborazione del piano del Commercio, incentivando l’apertura di nuove attività e sostenendo quelle già avviate, ripartendo dalla strategia ‘Fare Centro’, già finanziata con fondi nazionali, estendendola ad altri centri della provincia di analoghe dimensioni”.

Così Vanna Andreola storico dirigente della Regione Abruzzo, candidata nelle file di Demos alle regionali in programma a marzo in Abruzzo, nella lista progressista a sostegno di Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza del centrosinistra.

Andreola, originaria della Campania ma aquilana di adozione, interviene su un tema da anni in discussione: “Come ha avuto modo di sostenere lo stesso Luciano D’Amico in occasione della presentazione delle 6 liste del ‘Patto per l’Abruzzo’ – ricorda Andreola -, bisogna favorire i centri commerciali naturali non solo per rivitalizzare le attività nelle piazze più importanti, ma perché ad ogni saracinesca che si abbassa corrisponde una luce che si spegne, un presidio di sicurezza che viene meno. Una carenza fortemente avvertita dagli stessi residenti, che ancora oggi non possono contare su servizi essenziali come negozi di alimentari, forni, farmacie, supermercati, ma anche centri culturali e di aggregazione”.

“A tutto ciò si aggiungono le ormai note difficoltà ad arrivare in centro, soprattutto a causa della carenza dei parcheggi – osserva – Le coraggiose attività che hanno deciso investire sulla rinascita di queste zone sono sempre più penalizzate dalla mancanza di un piano viabilità adeguato, oltre a dover fare i conti quotidianamente con i disagi dovuti ai necessari interventi di ricostruzione, a cominciare dal cantiere in Piazza Duomo”.

“Senza un piano commercio e un piano traffico coerenti – evidenzia – non è possibile neanche pensare di riportare servizi essenziali come scuole e uffici, che pure sarebbero preziosi per invertire la rotta. Oggi dopo 15 anni troviamo ancora i lavori fermi al palo, ad esempio, per Palazzo Centi, già sede della Presidenza della Regione Abruzzo. Ma riportare gli uffici in centro significa davvero creare un movimento, riavvicinare residenti e cittadini in generale, ormai sempre più attratti, comprensibilmente, dalle comodità dei centri commerciali in periferia”.

Dobbiamo combattere la solitudine accendendo nuove luci, premiando con leggi ad hoc chi ha deciso di credere nella rinascita del centro, garantire un futuro alle giovani generazioni che hanno scelto di investire sulla nostra città e offrire servizi adeguati a famiglie, anziani e ragazzi che chiedono luoghi di incontro reali e maggiore sicurezza”, conclude Andreola.

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