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Regionali, i numeri della vittoria di Marsilio

Il candidato del centrodestra cresce in buona parte della regione

Marco Marsilio (centrodestra) ha vinto le elezioni regionali in Abruzzo con il 53,5%, sconfiggendo il candidato del campo largo Luciano D’Amico (46,5%).

A livello di liste, FdI è in testa col 24,1%, mentre il PD è al 20,3%. Inoltre, nel centrodestra Forza Italia (13,4%) stacca la Lega (7,6%), mentre il Movimento 5 Stelle – che sosteneva D’Amico – è al 7,0%. Per la prima volta alle regionali, nel campo largo PD-M5S c’era anche una lista di Azione, che ha preso il 4,0%. La lista Riformisti e Civici, composta da Abruzzo Vivo (cioè Italia Viva), PSI e Abruzzo in Comune, è invece la meno votata della coalizione di D’Amico: si ferma al 2,8%.

In Abruzzo – come riporta Ansa Abruzzo – non era possibile il voto disgiunto, ma era comunque possibile votare per un candidato presidente senza votare anche una lista. Notiamo così che Marsilio ha circa 11 mila voti in più delle sue 6 liste, contro i 22 mila che D’Amico ha in più rispetto alle sue 6 liste. In termini di confronto con le elezioni politiche del 2022, Marsilio ha ottenuto 29 mila voti in più rispetto al centrodestra, mentre D’Amico ha perso 7 mila voti rispetto alla somma dei voti di centrosinistra, M5S e Terzo Polo nel 2022.

Inoltre, Marsilio ha ottenuto 28 mila voti in più rispetto a cinque anni fa, migliorando il proprio risultato in gran parte della regione, con qualche calo concentrato soprattutto nella provincia di Teramo. D’Amico invece ha perso 37 mila voti rispetto alla somma dei voti di Legnini (centrosinistra) e Marcozzi (M5S) alle elezioni regionali del 2019. La vittoria di Marsilio è stata particolarmente evidente nella provincia dell’Aquila, dove ha ottenuto un vantaggio di 23 punti percentuali su D’Amico. Nelle province costiere la competizione è stata più equilibrata, con un margine di +3 punti a Chieti e Pescara, mentre D’Amico ha vinto nella provincia di Teramo con il 50,2% contro il 49,8%.

Per quanto riguarda i capoluoghi, Marsilio ha vinto a L’Aquila (52,7%) e Chieti (50,9%), mentre D’Amico è davanti a Teramo (53,3%) e Pescara (52,3%). Sommando questi quattro comuni D’Amico prevale leggermente nei capoluoghi (50,7%), ma Marsilio vince nettamente nei comuni non capoluogo (54,8%).

Con la riconferma di Marsilio, il centrodestra controlla ora 13 regioni e la provincia di Trento. Tuttavia, tra i governatori di Fratelli d’Italia, troviamo solo Marsilio e Acquaroli, insieme a Rocca, che pur essendo indipendente è stato indicato da Fratelli d’Italia nel Lazio. Per quanto riguarda D’Amico, questa è la settima sconfitta per il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che corrono insieme alle elezioni regionali. L’unica precedente vittoria del campo largo è stata in Sardegna due settimane fa.

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