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Restaurati affreschi Eremo S.Onofrio al Morrone

Il restauro è stato possibile grazie al contributo del FAI e Intesa San Paolo

Ieri mattina nell’Abbazia di S.Spirito al Morrone è stato presentato il restauro degli affreschi dell’eremo

celestiniano di S.Onofrio al Morrone, reso possibile dal contributo di 20.000 euro messo a disposizione dal

FAI e Intesa San Paolo. Nel 2020, l’Eremo è stato infatti votato da 22.442 cittadini, sparsi in tutta Italia,

entrando nella top ten dei luoghi più votati posizionandosi al nono posto e ottenendo il premio dedicato al

vincitore della classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”.

Alla conferenza di presentazione, tenutasi nella sala meeting del complesso celestiniano dell’Abbazia di

S.Spirito, gentilmente concessa dalla direzione dei Musei D’Abruzzo, sono intervenuti il Vice Sindaco della

Città, Sergio Berardi, che ha ringraziato il FAI per l’iniziativa a sostegno del restauro degli affreschi, realizzati con il cofinanziamento del Comune di Sulmona, il Direttore dei Musei d’Abruzzo, Massimo Sericola, il Presidente del FAI Abruzzo e Molise, Roberto Di Monte, che ha esortato la Città a provare una seconda sfida per valorizzare un altro suo “luogo del cuore”, la Presidente del FAI Sulmona, Franca Leone, la quale ha ringraziato il comitato (composto da associazioni e cittadini), che ha sostenuto l’iniziativa “I Luoghi del Cuore” e la restauratrice Berta Giacomantonio, che ha illustrato l’opera di restauro, sottolineando e ricordando il prezioso contributo di coloro i quali si sono resi disponibili anche per trasferire il materiale

sull’eremo. Un ringraziamento particolare a tal proposito va al volontario civico, prezioso custode

dell’eremo, Stefano Ricottilli e al Sig. Claudio Pagone che ha provveduto al trasporto a mano del materiale

necessario al restauro.

L’intervento del FAI e Intesa San Paolo, concordato con il Comune, è stato approvato dalla Giunta comunale

con delibera del 20 aprile 2023. I lavori sono stati seguiti dal 3^ Settore diretto dall’ing. Franco Raulli, ed in

particolare dal RUP Arch. Laura Fontana.

L’eremo, risalente al XIII secolo, è il luogo più intimamente connesso alla vicenda di Pietro da Morrone,

diventato Papa con il nome di Celestino V e successivamente canonizzato come San Pietro Confessore.

Questo luogo di grande suggestione è oasi di pace e di spiritualità ed ospita la grotta che fu il primo umile

rifugio dell’eremita.

Al suo interno i pellegrini vi compivano un rito antico e “apotropaico” per guarire, come vuole la tradizione,

dai dolori articolari giacendo per qualche istante sulla spelonca rocciosa che fu il giaciglio del santo eremita.

È arroccato sulla parete rocciosa del Morrone che si erge perpendicolare sui resti del tempio italico di

Ercole Curino, altro nume tutelare dell’Abruzzo antico. Dal suo straordinario belvedere si offre un

panorama con la magnifica Abbazia di Santo Spirito al Morrone, lo storico Campo di prigionia 78 e l’intera

Valle Peligna, giacimento di immensa consistenza storica e artistica dell’intero Abruzzo.

I lavori di restauro hanno riguardato la conservazione e tutela degli affreschi di epoca medievale che

ornano la cappella nell’ambiente di ingresso all’Eremo, raffiguranti: la Crocifissione con la Vergine e San

Giovanni; Pietro Celestino nelle vesti di pontefice; la Vergine con Bambino dipinto in lunetta; i busti di San

Via Panfilo Mazara, 21 – 67039 Sulmona (AQ) gabinettodelsindaco@comune.sulmona.aq.it telefono: 0864.242200

Benedetto, San Mauro e Sant’Antonio dipinti sulla lunetta adiacente; volta a botte stellata dipinta in colore

blu.

L’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone è situato nella frazione di Badia, a Sulmona. Pietro da Morrone giunse

in Abruzzo tra il 1239 e il 1241 e stabilitosi nell’eremo, fece edificare successivamente una chiesetta dal

nome Santa Maria in Ruta o in Gruttis. L’eremo venne poi ampliato nei secoli successivi ma purtroppo

durante la Seconda guerra mondiale subì notevoli danni; a questo evento è seguita la ricostruzione

avvenuta negli anni Settanta del XX secolo che ha però mantenuto la planimetria dell’edificio. Dal 1902

l’Eremo celestiniano è monumento nazionale.

Grazie all’intervento di restauro, antiche e importanti testimonianze artistiche nell’Eremo, gioiello

incastonato nel Monte Morrone e simbolo di grande pregio della Città di Sulmona e dell’intero Abruzzo,

tornano finalmente ad essere valorizzate e fruibili al pubblico.

Nella giornata di domenica 17 novembre p.v. il FAI di Sulmona ha organizzato un’apertura speciale del

“luogo del cuore” per mostrare al pubblico i restauri. Sono previsti due turni di visite, uno alle 10:30 ed uno

alle 11:30.

L’appuntamento è direttamente all’ingresso dell’eremo.

 

Comunicato stampa

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