Fu la dimora del sapere e della storia, anche locale. A settembre 2023, a distanza di 22 anni, la Biblioteca comunale di Avezzano tornerà ad accogliere giovani, studenti, universitari e cittadini per illuminare di nuovo i loro percorsi di crescita, ricerca e formazione. Sorgerà a via Treves, nei locali che appartenevano agli uffici del Catasto.
I lavori per la sistemazione e l’adeguamento della nuova sede partiranno a strettissimo giro e procederanno in parallelo all’operazione di trasferimento e trasloco di tutti i preziosi volumi conservati ancor oggi nel ‘vecchio’ domicilio di via Gabriele D’Annunzio. Istituita ai primi del secolo scorso e intitolata al pedagogo Roberto Ardigò – noto in tutta Italia per aver rinnovato la scienza della formazione dando dignità ai metodi dell’esperienza e dell’intuizione – “la Biblioteca comunale della città – spiega proprio il sindaco Giovanni Di Pangrazio – era, un tempo, ‘spazio aperto’ per la comunità e luogo costante di identità e radici. Vogliamo che torni tale”.
Per due decenni, infatti, i volumi sono rimasti chiusi per via di alcuni problemi logistici, tecnici ed amministrativi e i giovani della città non hanno potuto usufruire di uno spazio di aggregazione fondamentale come questo. Oggi la biblioteca avrà una nuova casa.
Il 28 marzo scorso, gli amministratori e i dirigenti del settore Lavori Pubblici e del settore Cultura del Comune hanno accompagnato la dottoressa Giuseppina Rigatuso, Sovrintendente agli archivi e alle biblioteche per la Regione Abruzzo e le archiviste Alessandra Mancinelli e Maria Rita Rantucci per il secondo sopralluogo in quella che sarà la nuova sede della biblioteca. Adesso si punta a velocizzare i tempi di riappropriazione da parte della cittadinanza di questo tassello centrale di socialità e di storia.
“In questo modo, – aggiunge il sindaco – soprattutto i nostri ragazzi torneranno ad avere una palestra di relazioni sociali diversa dal mondo virtuale dei social”. Con le porte finalmente riaperte della biblioteca comunale, si spalancheranno anche prospettive di formazione e tirocini per tanti giovani volenterosi, che vorranno avvicinarsi a questo spazio pubblico. “Dobbiamo essere noi i primi promotori e i primi sostenitori di ciò che ha e di ciò che è Avezzano”, conclude Di Pangrazio.
Nella storia della biblioteca comunale di Avezzano si sono alternate fasi contrastanti, alcune anche drammatiche. Prima del tremendo sisma del 1915 – cesura storica per tutta la Marsica – i cittadini di Avezzano avevano l’opportunità di poter scegliere tra diversi luoghi della cultura e della formazione, come la biblioteca comunale, la biblioteca della Scuola Normale, quella del Ginnasio e vari siti culturali privati. Il terremoto provocò, in un sol colpo, la distruzione di tutte le biblioteche e di gran parte dei volumi in esse conservati. Ora, l’amministrazione comunale si accinge a scrivere una nuova storia, voltando veramente pagina.