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Ricostruzione aggregato “II Moro” al palo

Il consigliere comunale Paolo Romano: "La soluzione va cercata e messa in pratica senza più aspettare oltre"

COMUNICATO STAMPA
“In questi giorni di vento forte, grande è la preoccupazione sulla stabilità dell’aggregato “II Moro“, sito tra via Paganica e via San Benedetto in Perillis e interessato negli ultimi anni da diversi crolli strutturali. Il Moro è uno delle più grandi incompiute della ricostruzione privata site nel cuore del centro storico; sono trascorsi quasi 15 anni ma per questo aggregato, che ospitava ante sisma ben 30 famiglie, non si riesce ancora a vedere l’inizio dei lavori di ricostruzione: il contributo, fermo, ammonta a 14 milioni di euro”.
È quanto si legge in una nota firmata da Paolo Romano, consigliere comunale del capoluogo abruzzese di L’Aquila Nuova.
“Il primo problema della mancata ricostruzione è legato al fatto che due condomini che hanno effettuato lavori di ripristino prima della nascita dell’aggregato, non consentirebbero ai tecnici del consorzio di accedere per i necessari rilievi al completamento della progettazione e alla pratica autorizzativa dei lavori.
Il secondo problema è legato ai crolli che hanno interessato negli ultimi anni l’aggregato e che hanno costretto il Comune a transennare l’area; una soluzione d’emergenza che ha cagionato difficoltà nella viabilità della zona e presunte irregolarità, anche nell’uso di abitazioni che adesso, sulla carta, risulterebbero in zona rossa. Inoltre nonostante l’interdizione dell’area che è fortemente a rischio di ulteriori collabenze, l’aggregato risulta essere ritrovo notturno di adolescenti tanto che i proprietari, terrorizzati dalle conseguenze, effettuano a turno vere e proprie ronde per disincentivare i ragazzi dal frequentare la zona”, spiega.
La soluzione va cercata e messa in pratica senza più aspettare oltre – aggiunge – Da luglio 2023 quando la Giunta comunale promise di risolvere tutto in un paio di settimane, nulla è cambiato, è solo aumentato lo sconforto da parte delle famiglie e del presidente di Consorzio. Ho ritenuto pertanto necessaria un’azione più incisiva di vigilanza e controllo da parte del Consiglio comunale così da cercare e fornire risposte concrete e chiesto formalmente la convocazione di una V commissione in merito alla ricostruzione dell’aggregato attraverso l’audizione dell’assessore Tinari, dell’assessore De Santis, del dirigente arch. Evangelisti e del presidente del Consorzio avv. Giampietro Berti de Marinis“, conclude.

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