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San Benedetto dei Marsi: No alle celebrazioni in moto

Il sindaco: "Sto raccogliendo il malumore della nostra Comunità, che si sente discriminata e sento forte il dovere morale di farmene portavoce". D'Orazio scrive a Prefetto e Questore per trovare una soluzione diversa e condivisa.

La tradizionale processione in sella alle moto, a San Benedetto dei Marsi – caratteristica tradizione locale conosciuta anche nelle altre Regioni e che richiama ogni anno frotte di pellegrini delle due ruote nella Marsica – non si farà, causa Covid-19. “Appena ricevuta la comunicazione del diniego “in ogni sua forma” alla celebrazione di Santa Maria Goretti, da parte della Questura, ho sentito forte il dovere di scrivere alla nostra stimata Prefetto ed al nostro gentile Questore di L’Aquila, per chiedere in tempi utili un incontro chiarificatore al fine di trovare, nel rispetto delle norme anticovid-19, una soluzione condivisa, seppur con tutte le necessarie restrizioni anticontagio, che possa consentire i festeggiamenti programmati per il 28 agosto prossimo”. A scrivere quiete parole sui social, ieri, alla vigili di Ferragosto, è stato il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio.

“Sono sempre stato un uomo delle Istituzioni, e come tale, ho sempre agito nel rispetto delle leggi, dei ruoli e del buon senso. Come tale, mi resta davvero difficile comprendere come in altri contesti, che richiameranno migliaia e migliaia di partecipanti, e dunque ben più rischiosi del nostro, si sia dato consenso, mentre per poche centinaia di moto, si sia preferito optare per una soluzione tranciante, senza nemmeno interpellare le parti coinvolte”, avverte il sindaco.

“Attendo fiducioso la convocazione delle Autorità preposte, nella convinzione che per ogni problematica potrà individuarsi una soluzione condivisa e rispettosa di tutte le regole. Mio nonno mi diceva sempre ” Con un si t’impicci, con un no, ti spicci!” Caro nonno, questo detto può valere per la maggior parte delle persone, ma non è mai stato per me! Purtroppo non sono mai stato come Ponzio Pilato e fare le spallucce o girarsi dall’altra parte, non fa parte della mia natura. Per la Città che ho l’onore di rappresentare, questo era il minimo”, questa la conclusione sui social.

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