“Erano un gruppo di arditi giovani, appena usciti dalla prima guerra mondiale e dalla terribile pandemia di spagnola. Assieme decisero di non arrendersi alla fame e alla povertà, ma di sognare dietro ad un pallone”
Così incomincia la storia della squadra calcistica locale di San Benedetto dei Marsi. Sono passati cento anni “e li ringraziamo ancora per aver iniziato a calciare la prima rudimentale palla di cuoio. Era il 1922 ed erano poco più di 12: oggi siamo centinaia…migliaia. Erano ribelli e avevano un sogno: dare la possibilità a tutti di giocare a calcio“, così la società in una nota stampa. Il San Benedetto calcio di ieri, di oggi e di domani invita questa sera tutti i tifosi, i sostenitori e gli appassionati ad una serata unica e indimenticabile, per continuare a raccontare ancora una volta, assieme, i tratti di questa storia vera e meravigliosa. Dalle 20, musica, balli e premi per tutti.
“Negli anni qualcuno scelse per loro i colori giallorossi, il rosso della passione ed il giallo del sole. Sono passati cento anni: cento anni di attese, di fantasie, cento anni di sfide, di sconfitte, di vittorie e di orgoglio”.
Sul campo del Profeta, nel corso di questi lunghi anni, sono emersi talenti calcistici di notevole valore che hanno raggiunto anche la serie A. “Un grazie – dice la società – va sopratutto ai dirigenti e Presidenti che con il loro impegno hanno dato concretezza, consistenza e serietà all’operato della società nel corso di questo secolo”. La comunità li omaggerà stasera con un attestato di merito.
La squadra dei LUPI quest’anno festeggia anche il passaggio in Promozione e la vittoria della Coppa Abruzzo.