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Sanità Celano, botta e risposta Santilli-Natalini

Il sindaco di Celano: "È bene ribadire tuttavia per l’ennesima volta che i servizi sanitari per legge sono in capo alle Regioni e non ai Comuni"

“La casa di comunitá è prevista con sede a Celano, infatti nel piano del territorio ai sensi del dm77 viene riportato come sede spoke. La sede da individuare da parte della asl sarà finanziata con fondi propri escludendo il ricorso al Pnrr superando così lungaggini e passaggi autorizzativi: è ovvio che al di lá degli atti di programmazione regionali sará poi la asl a doverli rispettare e implementare”.

Così il sindaco di Celano, Settimio Santilli, replica alle parole di Ermanno Natalini.

“È bene ribadire tuttavia per l’ennesima volta che i servizi sanitari per legge sono in capo alle Regioni e non ai Comuni e che l’amministrazione si fa portavoce del territorio”, aggiunge Santilli.

“Natalini dovrebbe invece ben ricordare quando da portaborse della Regione Abruzzo in epoca D’alfonso l’assessore Silvio Paolucci fece chiudere il centro vaccinale a Celano e la RSA di Santamaria Valleverde”, conclude.

LA NOTA DI NATALINI

Sanità. Piano di interventi Pnrr, Natalini (Pd): “La Regione esclude Celano da investimenti e riforma strutture socio-sanitarie”.

Segretario Pd su localizzazione interventi regionali: “Noi pronti a mobilitazione. Il nostro distretto sanitario lasciato fuori da nuovi modelli di assistenza territoriale, non sarà sede della ‘Casa di Comunità’”.

Il Pd di Celano annuncia battaglia per l’esclusione del distretto sanitario dalle risorse del Pnrr destinate alla sanità territoriale e chiede l’istituzione della ‘Casa di Comunità’ con personale medico 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e l’integrazione della continuità assistenziale. “Zero euro. Dei circa 14milioni che saranno investiti nell’area Marsica, la somma destinata alla struttura sanitaria della nostra Città è zero”.

Lo dichiara il segretario Ermanno Natalini, a commento del piano approvato dalla Giunta regionale sulla localizzazione degli interventi destinati alla sanità in Abruzzo.

“Siamo l’unico comune dell’area marsicana” prosegue ancora Natalini “a restare fuori dai nuovi modelli di assistenza territoriale. Per scelta della Regione, il distretto sanitario di Celano non sarà sede di nessuna delle 11 ‘Case di Comunità’ previste in provincia dell’Aquila di cui 4 localizzate nella Marsica Nel secondo Comune più grande della Marsica, riferimento anche di altri territori limitrofi, non verrà istituita questa importante struttura di assistenza primaria e di accesso a tutti i servizi della Asl. La riforma, voluta dopo l’emergenza pandemica, mira proprio a colmare i limiti strutturali e a porsi nuovi obiettivi che abbiano come finalità quella di potenziare e sviluppare l’assistenza sanitaria territoriale favorendo servizi capillari anche in aree rurali e montane come la nostra. In queste strutture, infatti, verranno attivati prestazioni importanti con èquipe mediche multi professionali e infermieri, ambulatori e unità speciali di continuità assistenziale. Inoltre tutte le aggregazioni dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta verranno ricomprese nelle Case della Comunità avendone in esse la sede fisica oppure attraverso un collegamento funzionale di riferimento. È evidente” commenta ancora Natalini “che la filiera del partito di Fdi danneggia Celano escludendo i suoi cittadini da servizi sanitari di grande interesse soprattutto per le fasce più deboli”.

Il Sindaco e l’amministrazione comunale, dovrebbero abbandonare gli interessi di parte, schierarsi a nostro fianco e difendere la Città. La scelta di tenere fuori solo il nostro distretto sanitario tra quelli dell’area Marsica, è responsabilità diretta del Presidente della Giunta regionale Marsilio e anche, del Presidente del comitato ristretto dei sindaci, Pierluigi Biondi sempre di Fdi, a cui spetta questo tipo di programmazione. Ci stanno facendo perdere un’occasione irripetibile per rafforzare l’offerta sanitaria. Il Pd”, conclude la nota “chiede di prevedere anche a Celano la Casa di Comunità con tutte le sue articolazioni, con la presenza di medici H24 7 giorni su 7, oltre all’aumento dell’organico di personale sanitario e amministrativo, il potenziamento delle dotazioni strumentali, anche intese come servizi tecnologici e informatici e la creazione di una rete territoriale di assistenza”.

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