Rivedere i parametri che regolano gli adempimenti delle Regioni in piano di rientro dal disavanzo sanitario, tra cui l’Abruzzo, così da renderli maggiormente coerenti con le disposizioni che di contro disciplinano il raggiungimento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza.
È la proposta della Regione Abruzzo, avanzata alla presenza del ministro Orazio Schillaci dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, nel corso della Conferenza delle Regioni di ieri a Roma, a cui è intervenuta insieme al presidente Marco Marsilio.
“Gli adempimenti conseguenti all’uscita dal commissariamento – rimarca l’assessore – sono stati definiti troppi anni fa, in un’epoca in cui non era possibile prevedere l’impatto devastante dell’emergenza pandemica sui conti della sanità, con maggiori costi coperti per appena un terzo da specifici trasferimenti statali aggiuntivi. La realtà è che tutte le Regioni si sono trovate in enormi difficoltà a chiudere i bilanci, difficoltà che sono state ancora maggiori per quelle in piano di rientro. Come Abruzzo siamo riusciti a garantire l’equilibrio economico-finanziario del sistema sanitario regionale negli ultimi 4 anni, ma è arrivato il momento di studiare nuovi meccanismi per assicurare la sostenibilità, perché il rischio è che gli effetti delle maggiori spese Covid possano compromettere gli sforzi messi in campo per ridurre i disavanzi strutturali”.