Il 30 giugno è Sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del settore dei servizi ambientali proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per chiedere una correzione immediata dell’articolo 177 del codice degli appalti. La richiesta a Governo e Parlamento è quella di intervenire con urgenza su tale norma che mette a rischio posti di lavoro ed avvia la stagione del disfacimento del comparto dei servizi ambientali. L’articolo in questione obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività anche nei casi in cui le stesse vengano svolte direttamente dal proprio personale azzerando di fatto un servizio essenziale per le comunità locali che hanno già scelto, nel 2011, la gestione pubblica di questi servizi. La norma impatta pesantemente sui costi economici, obbligando le aziende a spezzettare rapidamente il servizio con gare al ribasso. A rischio migliaia di posti di lavoro e l’applicazione dei contratti di settore. Una destrutturazione dell’intero comparto che invece negli anni ha visto crescere soggetti industriali capaci, con l’apporto fondamentale di professionalità importanti, di affrontare le sfide del futuro per garantire diritti ai cittadini ed alle lavoratrici ed ai lavoratori. Ancora più assurda detta previsione in un comparto che da sempre è a forte rischio di infiltrazioni malavitose e che aumenterebbe con la frantumazione dei servizi. Tutto questo settore è stato fondamentale anche durante il lockdown ed ha permesso al Paese, nel momento più duro, di continuare a conferire rifiuti senza nessun rallentamento del servizio di raccolta e di pulizia delle città. Chiediamo alla politica di intervenire immediatamente per evitare che un settore strategico ed essenziale venga risucchiato nel vortice della “privatizzazione selvaggia”, un segmento del tessuto produttivo da sempre volano per lo sviluppo e oggi uno degli strumenti di modernizzazione del Paese come riconosce lo stesso PNRR nel processo della Transizione Ecologica. E’ tempo di favorire l’aggregazione aziendale ed impedire l’eccessiva frammentazione come l’articolo 177, invece, impone. Per tutte queste ragioni domani 30 giugno 2021 sciopero anche in Abruzzo e Molise con presidi unitari davanti alle Prefetture dell’Aquila e di Pescara dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Inoltre chiederemo ai parlamentari eletti nelle nostre Regioni di aprire subito un tavolo di confronto per garantire la difesa del comparto dei servizi ambientali, l’applicazione del CCNL di settore ed il diritto dei cittadini ad un servizio efficace ed efficiente nel perimetro dei principi della equa economicità.
Sciopero nazionale comparto servizi ambientali
"No alla destrutturazione del settore presidi unitari davanti alle prefetture"