Si tratta di Pedicularis rostratospicata subsp. marsica (che potremo chiamare Pediculare marsicana) descritta in un recente articolo scientifico sulla base di attente analisi morfologiche e molecolari condotte da un team di ricerca internazionale, coordinato dai ricercatori italiani dell’Università di Camerino: Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci.
Una pianta (che gli addetti ai lavori considerano una “sottospecie”) che, sulla base delle conoscenze attuali, risulta essere presente solo in pochissime località, tutte situate all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Una nuova entità “endemica”, cioè una pianta che in tutto il mondo è possibile rinvenire solo nel Parco, che va ad impreziosire la già ricchissima flora, confermando ancora una volta che anche la botanica è una scienza dinamica e che la ricerca scientifica e il monitoraggio forniscono le basi e le conoscenze per una corretta gestione del territorio e le migliori garanzie di conservazione.
Alcune delle caratteristiche che distinguono Pedicularis rostratospicata subsp. marsica dalle altre due sottospecie attualmente conosciute (rostratospicata e helvetica), sono i suoi steli più alti, i piccioli delle foglie più corti e le infiorescenze più lunghe, con fiori più numerosi e distanziati.
Si legge nella nota divulgata sui social: “L’Ente Parco ringrazia Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci per il loro impegno nello studio della nostra flora, che ci permette di conoscere piante che mai avremmo potuto immaginare fossero uniche al mondo”.