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Terremoto Scurcola, la Morgante non è più il sindaco

La comunicazione inviata ieri sera, via pec, al prefetto e alla prima cittadina, da parte dei consiglieri. Le dimissioni hanno arrestato il percorso amministrativo della Giunta Morgante, alla naturale scadenza del mandato quest'anno. E' venuto meno il rapporto di fiducia con la prima cittadina, in carica per 5 anni.

Prima della scadenza naturale del mandato di 5 anni, scadenza che si sarebbe concretizzata entro la primavera di quest’anno 2021, dominato dal Covid-19, a Scurcola Marsicana non esiste più l’Amministrazione Morgante da oggi. Si andrà, quindi, verso il Commissariamento del Comune.

I consiglieri Nicola De Simone, Ivan Antonini, Rodolfo De Simone (minoranza natia), Fabio Mammarella, Franco Farina e Roberta Bartolucci (ex consiglieri di maggioranza e, per ordine, ex vicesindaco e assessore, ex consigliere delegato alla Cultura e, ultima ex vicesindaco e assessore) essendo venuto meno il rapporto di fiducia nei confronti del Sindaco Maria Olimpia Morgante, hanno rassegnato formalmente e contestualmente le proprie dimissioni irrevocabili dalla carica di Consigliere Comunale ai sensi dell’art.38 comma 8 del D. Lgs. nr. 267/2000 (aggiornato alle modifiche apportate dal D. L. nr. 104/2020 convertito con modificazioni dalla L. nr. 126/2020). Le dimissioni sono state firmate oggi stesso.

La Morgante ha ricevuto la comunicazione ufficiale, di persona, come prevede la normativa, stamattina alle ore 9 in Comune. Maria Olimpia Morgante, quindi, non è più la prima cittadina del Comune, Comune che sarà guidato a breve da un Commissario prefettizio, come vuole la legge. Un terremoto, interno alla Maggioranza, che è partito in realtà da lontano e che, alla fine, è scoppiato in questo modo.

A solo qualche giorno fa risalgono le dimissioni del consigliere di maggioranza del Comune delegato alle Politiche Culturali, ossia Franco Farina, che non ne ha fatto mistero.

Anche le dimissioni del vice sindaco, Roberta Bartolucci, erano pronte per essere sfoderate, già da qualche giorno nel cassetto, sempre per la rottura della fiducia con la carica più alta dell’esecutivo in Comune. Farina, invece, pubblicamente, ha deciso di sposare il progetto dell’Opposizione e di rompere il dialogo con la Morgante, per via di vedute diverse e non più rincollabili.

A nulla è valso un incontro chiarificatore, che avrebbe dovuto essere risolutore dei mal di pancia interni alla Maggioranza, avvenuto il venerdì della scorsa settimana.

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