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Sebastiani (Cnr): ricoveri per Covid in crescita frenata

La curva dei decessi sale in modo accelerato

In Italia si comincia a osservare una crescita frenata anche nei ricoveri per Covid-19, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, mentre la curva dei decessi continua a salire in modo accelerato.

Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

I dati indicano inoltre che continua la crescita frenata la percentuale dei positivi ai test molecolari e che la curva relativa potrebbe raggiungere il picco entro 12 giorni.

Per quanto riguarda i reparti ordinari, l’analisi indica una “iniziale crescita frenata”, con un livello medio attuale di occupazione del 15%; anche nelle terapie intensive si osserva da pochi giorni un’iniziale crescita frenata sia nell’occupazione dei reparti, con un livello medio attuale del 4% , sia negli ingressi giornalieri, con una media attuale di 50 al giorno.

Diversa la situazione dei decessi, che sono in una fase di crescita accelerata, con un livello medio attuale 100 al giorno.

Fra le regioni, l’analisi di Sebastiani indica che l’occupazione dei reparti ordinari è in fase di crescita accelerata solo in Basilicata (con il 26% di posti letto occupati). Si rileva invece una crescita lineare in Umbria (con il 40% di occupazione), Calabria (31%), Liguria (22%), Abruzzo e Campania (18%), Marche (17%), Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Trento (16%), Emilia Romagna (15%), Lazio (14%), Lombardia (13%), Piemonte (8%).

C’è un’iniziale fase di crescita frenata in Sicilia (27%), provincia autonoma di Bolzano (19%), Toscana (13%), Veneto (11%), mentre si osserva una iniziale fase di stasi in Valle d’Aosta (21%), Puglia (16%), Molise e Sardegna (10%).

Per quanto riguarda l’occupazione delle terapie intensive, l’analisi indica una fase di crescita lineare in Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e Sicilia; si rileva un’ iniziale fase di crescita frenata in Umbria e un’iniziale fase di stasi si osserva in Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna, Toscana.

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