“Alberto Mancini era una amico, prima di tutto. Era un aiellese che viveva a Roma, che avrebbe fatto di tutto per passare più tempo possibile nel suo paese, di cui era profondamente innamorato. Una persona buona, nel vero senso della parola, con uno spiccato senso dell’umorismo e con tanta voglia di scherzare, anche politicamente”. Lo racconta il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, sui social.
“In quella lontana notte del 2015, quella in cui vincemmo le elezioni amministrative, fu uno di quelli che soffrì di più. Costantemente collegato con gli spogli, affamato di notizie. Vinse e soffrì insieme a noi. Un brutto male, lo ha portato via dagli affetti e dal paese. Oggi Alberto non torna più, non è più possibile incontrarlo in piazza per parlare di politica, per giocare, per sorridere, per riflettere. Da qualche giorno però, la sede sindacale CGIL del Policlinico Gemelli, dove ha lavorato per anni, dove ha aiutato, quando possibile, ogni amico, è stata dedicata alla sua memoria”, aggiunge Di Natale.
“Per la nostra comunità, per i suoi amici aiellesi, è una notizia che scalda il cuore, che ci rende felici e soddisfatti. Da sindaco non posso che ringraziare, profondamente, chi ne è stato promotore”, questa la conclusione.