Un evento attesissimo dell’estate marsicana è il Festival dei giovani dell’Appennino, giunto alla sua terza edizione, che ha il potere di raccogliere attorno a sè nella magnifica Piazza dell’Orologio a Collarmele, gruppi di giovani che sono radicati nei loro territori, che combattono lo spopolamento, che vogliono mantenere le tradizioni e la cultura dei propri borghi, creando, pensando, progettando, per far sì che tutto abbia senso e prospettiva per chi decide di restare e non andare via.
Partito un po’ in sordina ha assunto in soli tre anni una grande importanza, presentato anche in Senato il mese scorso, richiama ad ogni edizione sempre più giovani e sempre più ospiti, che vogliono parlare, discutere, proporre, mostrando la parte più bella della nostra gioventù.
Anche quest’anno il programma è davvero ricco e concentrato in una giornata che comincia la mattina presto per concludersi a notte inoltrata, il 5 agosto è la data da segnare per recarsi a Collarmele e vedere da vicino, se non lo avete mai fatto in questi tre anni, quanto sanno fare questi ragazzi.
Ci saranno 11 delegazioni provenienti da 5 regioni:
dall’𝐀𝐛𝐫𝐮𝐳𝐳𝐨 i giovani di Cese (AQ), Castiglione a Casauria (PE), Serramonacesca (PE), Villavallelonga (AQ), Colledimezzo (CH), i giovani volontari del CSV Abruzzo, e il team di Ferrovia dei Parchi.
Dalla 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚 il Gruppo Perché No?, dal territorio di Montagna Fiorentina – Pratomagno
Dall’𝐔𝐦𝐛𝐫𝐢𝐚 i giovani di Una Regione Per Restare.
Dal 𝐋𝐚𝐳𝐢𝐨 i giovani di Corvaro (RI) A.S.D Ufens Aequatrail.
Dalla 𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚 i giovani facilitatori di Rete Rifai.
Uno dei momenti più importanti sarà l’assemblea pubblica che si terrà alle ore 15.00 coordinata da 𝐎𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐀𝐛𝐫𝐮𝐳𝐳𝐨, con la partecipazione di Cai Giovani e 𝐀𝐍𝐂𝐈 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢.
Ci saranno emozionanti break musicali, spettacoli agonistici e performance artistiche e 𝟔 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐦𝐞𝐳𝐳𝐢 che vi lasceranno senza fiato: Guferia, La contea Gentile, Vitamina Circus, 𝐂𝐨𝐞𝐱𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐚, 𝐂𝐚𝐫𝐛ò 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫, HMD Italia.
Momento clou che si preannuncia straordinario, la lectio magistralis da parte del professor Carlo Cottarelli su “I divari territoriali e le sfide delle nuove generazioni” che coronerà la fine della giornata, alle ore 22.00.
A seguire, lo spettacolo live music dello scoppiettante Duo Bucolico.
Per concludere la giornata in bellezza, il 𝐝𝐣 𝐬𝐞𝐭 dei 𝐋𝐨𝐬 𝐑𝐚𝐦𝐚𝐝𝐨𝐬.
Inoltre, in Piazza dell’Orologio ci saranno 𝟏𝟔 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐝𝐬 di carattere enogastronomico, letterario, artigianale, per avvicinare ancora di più il pubblico alle bellezze dell’Appennino.
Davvero è tutto pronto per questa terza edizione del Festival dei Giovani dell’Appennino, dietro al quale, oltre all’amministrazione comunale e il sindaco Antonio Mostacci, che coccolano il festival come cosa rara e preziosa, ai patrocini di tantissimi importanti enti, c’è il lavoro di tanti giovani del posto, che hanno creduto e credono in questo straordinario progetto che continua a materializzarsi grazie al loro entusiasmo e alla loro voglia di far crescere i propri territori.
RM