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Siccità, Marcozzi: “Bene tavolo nazionale”

Presidente commissione: "La gravità della situazione adesso è sotto gli occhi di tutti"

“La carenza di acqua rischia di diventare la maggiore emergenza che l’Italia e l’Abruzzo si troveranno ad affrontare da qui al futuro. Il Governo Meloni ha preso un’iniziativa che apprezzo e condivido, istituendo un tavolo ad hoc con Ministri e Protezione Civile per avere un approccio sistemico contro l’emergenza idrica e siccità. In Abruzzo ci siamo mossi con un anno di anticipo quando, ad aprile 2022, ho depositato la richiesta di istituzione della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica, e, a breve, arriveremo già alle conclusioni. Per una volta possiamo dire di essere arrivati prima. Possiamo così indicare una strada precisa per far guadagnare tempo all’Abruzzo in una corsa in cui il fattore tempo farà la differenza tra avere o non avere acqua: quella contro cambiamenti climatici e reti colabrodo”.

Così il presidente della commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica Sara Marcozzi, che prosegue: “Nel giorno in cui il tavolo interministeriale inizierà i propri lavori, il primo marzo, noi ci avviamo alla chiusura dei lavori ascoltando nuovamente le sei società di gestione del servizio idrico in Abruzzo alla luce del lavoro svolto fino a oggi, per fornire ai cittadini un quadro aggiornato della situazione”.

“L’allarme lanciato dall’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bacino rilancia quanto avevamo già denunciato in una passata seduta della nostra Commissione d’inchiesta con l’audizione del Prof. Mario Tozzi: per almeno tre milioni e mezzo di italiani l’acqua dal rubinetto non può più essere data per scontata. La gravità della situazione adesso è sotto gli occhi di tutti. Per questo, fin dal primo giorno, ho voluto dare all’attività della Commissione una spinta più propositiva che inquisitoria. Perché se ci si limita a indicarli, i problemi non si risolvono. Il futuro è delineato e tutti i dati vanno verso un innalzamento delle temperature e una diminuzione di disponibilità della risorsa idrica. Le soluzioni esistono, adesso devono essere programmate con una visione chiara e a lungo termine”, conclude Marcozzi.

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Redazione IMN