La ricostruzione post sisma del Centro Italia entra nella “fase matura”, negli ultimi due anni sono stati aperti diecimila cantieri di edilizia privata che al giugno scorso ha fatto registrare 22.700 richieste di contributo.
È quanto viene riportato nel Rapporto 2022, presentato stamani dal commissario straordinario Giovanni Legnini, alla vigilia del sesto anniversario della prima scossa di terremoto che il 24 agosto 2016 distrusse Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e altri piccoli borghi, provocando anche la morte di 303 persone.
Sul fronte degli interventi pubblici, sono 365 le opere terminate ed altre 315 sono oggi in fase di cantiere.
“Risultati che solo un difficilissimo contesto esterno, segnato dalla pandemia, dall’esplosione dei prezzi, dalla saturazione del mercato edilizio, dalle conseguenze della guerra, ha impedito fossero ancora più consistenti”, ha sottolineato il commissario. Il Rapporto – un documento di un centinaio di pagine – fa il punto sullo stato di avanzamento sia della ricostruzione privata e pubblica, ma anche della riparazione delle chiese e degli edifici di culto, proponendo per la prima volta anche un quadro completo del danno causato dal sisma di sei anni fa, pari nel complesso a 26,5 miliardi di euro, anche a livello dei singoli comuni. Amatrice è il Comune con i maggiori danni, per oltre 1,3 miliardi di euro, seguita da Camerino con 1,2 miliardi e da Norcia, con 1,1 miliardi.