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Simone Coccia inaugura “La casa del Soldato”

Prende vita il progetto dell'aquilano Coccia Colaiuta: "All’interno de 'La casa del soldato' sarà possibile visitare una vasta esposizione di reperti, ci sarà una parte di parete adibita a 'Biblioteca' per sfogliare libri antichi e moderni, e un laboratorio dove sarà possibile assistere a piccoli restauri di vari reperti"

Tutto pronto per l’inaugurazione de “La casa del Soldato”.

Ad annunciarlo Simone Coccia Colaiuta, compagno della deputata Pd Stefania Pezzopane, appassionato di storia, e in particolare della Grande Guerra, che da anni studia e raccoglie oggetti e testimonianze del tempo e che ha dato vita a questo progetto.

“Oggi pomeriggio, ore 17,50, sarò a Milano, ospite a Pomeriggio 5 per parlare de ‘La casa del Soldato’, che verrà inaugurata domenica 27 settembre a L’Aquila alle ore 11 sulla strada che porta a Collebrincionipoco prima della pista da motocross ‘101Motopark’. Siete tutti invitati nessuno escluso! La storia è di tutti”, spiega.

“Il progetto – aggiunge l’aquilano – è in cantiere e sarà realizzato con questa metodologia: carrello omologato a doppio asse ammortizzato, adibito per la messa in piedi e trasporto di una casa in legno, ovviamente ci sarà qualche finestra in meno, ma la struttura sarà molto simile a questa foto di repertorio”.

Un progetto che ha già catalizzato l’attenzione di Scuole, Università, Comuni, Province, Regioni e diverse associazioni interessate a “La casa itinerante” per eventi, cerimonie commemorative e molto altro.

Le misure rispettano le normative del codice stradale per il trasporto: larghezza 2,50 metri, lunghezza 7,10 metri, altezza interna 2,50 metri.

“All’interno de ‘La casa del soldato’ sarà possibile visitare una vasta esposizione di reperti, molti dei quali ritrovati da me in Veneto essendo munito di ‘Patentino’, in più ci sarà una parte di parete adibita a ‘Biblioteca’ per sfogliare libri antichi e moderni, accanto ci sarà uno schermo ‘Ultra Hd’ di grosse dimensioni che mostrerà documentari, immagini e filmati inediti della Grande Guerra, ed infine un laboratorio dove sarà possibile assistere a piccoli restauri di vari reperti, e magari perché non provare l’arte del restauro?”, sottolinea.

“Un progetto al quale tengo molto più di qualunque altra cosa, ideato e realizzato da me, frutto di una passione infinita condivisa con il mio gruppo di ricerche del Veneto: Tito Busato, Alessandro Panzone, Giorgio Pagan, Andrea Gemolo e Franco Damiano. “.

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