“Dagli eventi sismici di cinque anni fa dobbiamo trarre alcuni insegnamenti, ad esempio come programmare le attività di pianificazione. La cosiddetta prevenzione non strutturale, ma anche la prevenzione strutturale, perché i terremoti ci saranno sempre. Le buone pratiche ci salvano la vita, lo abbiamo visto anche con la pandemia”. È quanto ha detto all’ANSA il capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, stamani a Camerino, a margine dell’evento organizzato dalle Anci delle quattro regioni colpite dai terremoti del 2016.
Curcio ha evidenziato l’importanza di cogliere “le opportunità date dallo Stato, come ad esempio con i vari bonus per il miglioramento non solo estetico degli edifici ma anche e soprattutto strutturale”.
Parlando del quinto anniversario dalla scossa del 26 ottobre 2016, il capo Dipartimento Prociv ha sottolineato come “questo sia il migliore sul fronte della ricostruzione, anche se – ha aggiunto – i tempi iniziali possono avere degli accorciamenti e si sta ragionando su come rendere le ricostruzioni più stabili nella tempistica”.
Curcio non ha dimenticato neanche di evidenziare come i territori del Centro Italia siano stati chiamati ad affrontare, con l’arrivo della pandemia, “un’emergenza nell’emergenza”. In tema Covid, con l’arrivo dell’inverno, il capo Dipartimento ha raccomandato di “seguire le indicazioni che ci arrivano dal comitato scientifico, dal governo, dalla struttura commissariale e dagli enti territoriali”.