La casa dello studente torna in centro storico: una nuova struttura con 100 posti letto e una mensa, sarà realizzata nell’edifico di viale Duca degli Abruzzi, attualmente di proprietà del Comune dell’Aquila, che ospitava, prima del terremoto del 2009, la scuola media Carducci struttura che è ancora in stato di abbandono.
A dare il via libera all’operazione è stato l’ok da parte della Giunta regionale nella riunione di ieri sera, alla presa d’atto della delibera del Cda dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) della provincia dell’Aquila inviata il 22 maggio scorso con cui si ufficializza la permuta tra l’area, in via XX settembre, in cui sorgeva la casa dello studente – uno dei simboli del sisma con la morte di 8 dei 55 giovani studenti scomparsi 13 anni fa – di proprietà della Regione e gestita fino al 2009 dall’ente strumentale Adsu, e l’edificio da ristrutturare in viale Duca degli Abruzzi.
In sostanza, la Carducci passa alla Regione e il sito della ex casa dello studente, demolita, al Comune dell’Aquila, nel quale è prevista la qualificazione con uno spazio aperto alle memoria dei giovani scomparsi. La permuta avvia un progetto più ampio finalizzato alla creazione di una cittadella della residenzialità studentesca in centro in una zona strategica, nelle vicinanze del polo umanistico nei pressi dell’ex ospedale San Salvatore, un progetto teso anche alla soluzione della problematica legata all’attuale residenza studentesca “Campomizzi”, di proprietà del Ministero della Difesa, che l’Adsu, come da indicazione ufficiale del Dicastero, dovrà riconsegnare entro il 2022.
Ad annunciare il provvedimento della Regione ed illustrare le caratteristiche della pianificazione sono stati in una conferenza stampa il presidente dell’Adsu, Eliana Morgante, l’assessore regionale al ramo Pietro Quaresimale, il vice presidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente, entrambi del Carroccio, e il segretario regionale della Lega, il deputato aquilano Luigi D’Eramo. I presenti hanno sottolineato la fattiva collaborazione istituzionale tra il Comune, la Regione, la Università dell’Aquila e l’Adsu che hanno portato all’obiettivo di cui si parla da anni.
“È stata una operazione complessa politicamente e amministrativamente chiusa celermente, dal risultato, non scontato – spiega la prof Morgante -, che porterà un nuovo sistema integrato universitario che riporta i giovani a rivivere il centro nella nuova residenza con il luogo dell’ex casa dello studente dedicato alla memoria degli 8 studenti. Ringrazio Comune, Regione e Università per la sinergica collaborazione. Entro l’estate sarà reso operativo il piano strategico con la individuazione di fondi e la stima dei tempi di realizzazione”.
“Si tratta di qualcosa di importante per L’Aquila, in memoria di chi ha perso la vita nella vecchia Casa dello Studente e con un valore morale per la collettività del capoluogo abruzzese – ha spiegato Quaresimale -. Si attiva un sistema ‘integrato’ di strutture universitarie, visto che in quella zona c’è anche il polo universitario umanistico. Se ne parla da tanto tempo, finalmente oggi possiamo dare questo annuncio” Imprudente ha sottolineato di essere “orgoglioso e soddisfatto, da vice presidente della Giunta regionale e da aquilano, di un provvedimento atteso da dodici anni di cui non si parlava più. Credo sia un atto di dignità e di grande prospettiva, con il ritorno in centro storico della Casa dello Studente, senza dimenticare ciò che andrà fatto con la vecchia sede di Via XX Settembre”.
Il deputato D’Eramo ha evidenziato il fatto che la operazione è stata condotta con sobrietà e discrezione, come nello stile della Lega che preferisce i fatti concreti alle parole”.