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Sisma L’Aquila, disabile dopo i crolli: “Aiutiamola”

Donna ha bisogno di batterie per carrozzella, la chiesa si mobilita

Terremoto l'Aquila

Subì una grave lesione al midollo spinale durante i crolli della notte del 6 aprile 2009, quando ci fu il terremoto dell’Aquila: il muro della camera da letto le rovinò addosso.

La signora Maria, oggi 78 anni, perse l’uso delle gambe e ora si muove grazie a una carrozzina elettrica.

A raccontare la sua storia è Fabrizio Colapietro, pastore della comunità evangelica battista a cui la signora fa riferimento.

Nel farlo, il reverendo rivolge un appello a sostegno della donna.

“I problemi di Maria sono sostanzialmente due – spiega – la carrozzella che a mesi dovrebbe essere sostituita, ma che ora ha le batterie che non tengono più la carica, il che non le permette di uscire di casa. E le batterie nuove costano 500 euro circa”.

“L’altro problema è la solitudine. Maria potrebbe essere la nostra mamma o nonna e non è onorevole lasciare sola una persona che incarna i dolori di questa città, che soffre già per la sua disabilità. Ho provato a rivolgermi ad alcune associazioni perché le concedessero saltuariamente e quando possibile l’uso dei loro mezzi per il trasporto disabili, per permetterle di uscire ogni tanto per distrarsi e vedere un po’ di gente, ma dopo un iniziale interessamento sono incomprensibilmente scomparsi”.

Colapietro ha anche aggiunto che la donna vive sola ed è supportata saltuariamente da badanti.

“Il mio appello – conclude – è rivolto a chiunque voglia aiutare Maria in qualche modo: mi può contattare scrivendo a: [email protected]”. La donna vive in appartamenti antisismici (Map) nella frazione aquilana di Bagno.

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