COMUNICATO STAMPA
“Prendo atto che, con colpevole ritardo, le sei società di gestione del Servizio Idrico in Abruzzo sembrano voler seguire la soluzione che indico da un anno, anche a seguito dei lavori della Commissione regionale d’inchiesta sull’Emergenza Idrica da me richiesta e presieduta: unire la gestione dell’acqua, superando logiche campanilistiche dannose e antistoriche con una visione unica. Meglio tardi che mai, evidentemente serviva la campagna elettorale per le elezioni regionali per far cambiare idea ad alcuni gestori, quelli che fino a poco tempo fa si dichiaravano contrari all’unione”.
Così il consigliere regionale di Forza Italia e già presidente della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza idrica Sara Marcozzi.
“Noto che lo stesso presidente della Gran Sasso Acqua Alessandro Piccinini ha cambiato non di poco la propria opinione. Lo scorso anno, in una seduta della Commissione d’inchiesta, affermava addirittura di non sentirsela di consigliare alcuna soluzione. L’aria delle elezioni regionali fa miracoli. A me basta che si sia capito ciò che ripeto da mesi, cioè che garantire il diritto all’acqua è una sfida preponderante rispetto a qualsiasi altra logica, che va realmente oltre alla protezione dei singoli orticelli e che deve superare le inutili resistenze fra società di gestione che ci hanno fatto perdere tempo e denaro”.
“Rimane il rammarico che, giusto pochi mesi fa, le società non siano riuscite nemmeno a trovare un accordo per la presentazione di un progetto unico per accedere ai fondi del PNRR sugli interventi di digitalizzazione e distrettualizzazione delle reti. Una scelta al tempo rivendicata con orgoglio dallo stesso Piccinini che oggi invoca unità. Alla fine l’Abruzzo ha presentato sei progetti diversi, perdendo così un’occasione straordinaria per mettere ordine all’intero sistema”.
“Vista questa rinnovata coesione e la necessità di scrivere la migliore riforma possibile per la gestione dell’acqua in Abruzzo, risultano ancora più ingiustificabili le resistenze in Consiglio regionale alla mia proposta di istituire una Commissione Permanente su Sistema Idrico e Cambiamenti Climatici. Non ho dubbi che anche le sei società di gestione del servizio idrico, per favorire un iter ordinato e analizzare ogni dettaglio con cura, inviteranno le parti politiche ancora scettiche a dare il via libera alla mia proposta, così da seguire una strada già tracciata per arrivare a efficientare il sistema, riducendo perdite idriche e costi per i cittadini”, conclude Marcozzi.