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Snam, No Hub del Gas: “Marsilio ha torto marcio”

Il coordinamento torna a respingere la richiesta della Snam "di inquinare l’aria che respiriamo in Valle Peligna"

Il Coordinamento No Hub del Gas torna sulla questione della centrale e attacca duramente il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Il coordinamento respinge, ancora una volta, la richiesta della Snam “di inquinare l’aria che respiriamo in Valle Peligna”.

LA NOTA COMPLETA

Dopo il nostro comunicato “Marsilio l’uomo che vive su un altro pianeta” il Presidente della Regione non ha dichiarato più nulla. Lo ha fatto in sua vece il consigliere regionale del suo stesso partito, Mario Quaglieri il quale insiste sulla tesi surreale secondo cui se il funzionario regionale incaricato da Marsilio avesse votato “no” sarebbe (non “avrebbe”) incorso in un abuso di ufficio.

Vogliamo ancora una volta sfatare questa pseudo giustificazione spiegando perché, oltre che sul piano politico, c’erano almeno tre validissimi motivi, sul piano tecnico, per respingere la richiesta della Snam di inquinare l’aria che respiriamo in Valle Peligna.

PRIMO: La Regione era a conoscenza del fatto che la ASL n.1, organo tecnico a supporto del Comune, non aveva potuto rilasciare nei tempi previsti i pareri relativi all’autorizzazione A.I.A. perché impegnata nell’emergenza Covid. Ciò risulta inequivocabilmente da una lettera inviata dalla ASL n.1, il 5 novembre 2020, non solo a tutti i Comuni ricadenti nell’ambito della stessa ASL, ma anche alla Regione Abruzzo.

SECONDO: La Regione sapeva e sa che il monitoraggio della qualità dell’aria, avviato dalla Snam la scorsa estate, deve durare almeno un anno e quindi terminerà ad estate inoltrata. Pertanto è totalmente illogico sostenere la richiesta della Snam del rilascio preventivo dell’ autorizzazione ad inquinare quando ancora non si conoscono i risultati del monitoraggio.

TERZO: nel procedimento A.I.A. manca completamente ogni valutazione sugli effetti negativi che l’attività della centrale (inquinamento dell’aria, suolo, acqua, rumore, luminosità ecc.) produrrà sulla fauna protetta, e in particolare sull’Orso bruno marsicano, la cui frequentazione dell’area di Case Pente è documentata scientificamente da una relazione sottoscritta dal Parco Nazionale della Maiella, dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e dalla Riserva Regionale Monte Genzana – Alto Gizio.

Sempre sul piano tecnico è doveroso aggiungere che il voto favorevole espresso dalla Regione Abruzzo non è pertinente all’oggetto, in quanto relativo all’assetto urbanistico dell’area; mentre l’Autorizzazione Integrata Ambientale prende in esame l’impatto degli effetti inquinanti derivanti dall’esercizio dell’impianto industriale.

La nostra città e la Valle Peligna non meritano questo scempio. Il nostro territorio è un gioiello incastonato al centro dei Parchi quando si tratta di promuovere l’immagine della Regione, ma finisce nel dimenticatoio per poi essere calpestato nei suoi diritti e nella sua dignità, permettendo alla Snam di considerarlo terra di conquista, proprio nel momento decisivo in cui quel gioiello va difeso strenuamente!

Nulla potrà mai giustificare lo sciagurato comportamento di un “Presidente” che sarà ricordato come colui che ha spalancato le porte al devastante progetto della Snam, favorendo la trasformazione dell’area di Case Pente in un secondo nucleo industriale nel quale potranno insediarsi anche altri impianti fortemente impattanti.

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