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Sospensione ritenute del sostituto d’imposta

Sandro Mariani al fianco dei cittadini che risiedono nel cratere e che, avendo scelto di non beneficiare della sospensione delle ritenute del sostituto d’imposta, hanno scoperto che l’Agenzia delle Entrate non gli rimborserà quanto versato in più

COMUNICATO STAMPA

 

Il consigliere regionale e presidente della commissione Vigilanza, Sandro Mariani, annuncia che andrà a fondo sulla questione dei mancati rimborsi decisi dall’Agenzia delle Entrate per quei cittadini abruzzesi che hanno scelto di non aderire alla sospensione delle ritenute del sostituto d’imposta, pur risiedendo nei comuni che ricadono nel cratere sismico, e che dopo aver versato ogni anno quanto dovuto hanno poi scoperto che lo Stato ha invece applicato un forte sconto a quanti non le hanno pagate.

Diversi cittadini che hanno scelto di non richiedere la sospensione delle ritenute alla fonte praticate dal sostituito d’imposta a decorrere dal gennaio 2017, per i redditi da lavoro dipendente e assimilati, come ad esempio la pensione, hanno infatti scoperto che l’Agenzia delle Entrate non li rimborserà per quanto hanno versato in più dopo che il D.L. 123/2019 convertito con modifiche dalla legge 156/2019, all’art. 8 comma 2, che modificava il D.L. 189/2016, ha invece previsto che la restituzione delle somme non versate a partire appunto da gennaio 2017 tramite ritenute alla fonte non sarebbe stato sulla somma totale, ma nella misura del 40%” spiega Sandro Mariani.

“Ben venga la scelta di non richiedere ai cittadini residenti nel cratere tutto il dovuto, ma così facendo coloro che, sapendo che comunque le somme delle ritenute del sostituto d’imposta sarebbero state sospese, ma non abbonate, hanno deciso comunque di versale normalmente si trovano oggi ad aver versato ben il 60% in più rispetto a quanti hanno invece scelto di beneficiare della sospensione a seguito delle novità intercorse nel 2019, con l’Agenzia delle Entrate che ha fatto sapere loro che non intende rimborsarli per quanto hanno versato in più” prosegue il consigliere regionale.

 

 

Così il contribuente più diligente, che ha scelto di non gravare sulle casse dello Stato non beneficiando della sospensione prevista viene “punito” dallo stesso che decide arbitrariamente che non rimborsargli quanto versato in più secondo la legge. Una situazione che ha del “grottesco”, che riguarda diversi cittadini abruzzesi e per la quale mi adopererò nelle sedi opportune per capire le motivazioni che ci sono dietro a questa palese ingiustizia!”.

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