“Apprendiamo dalla stampa che la RSU Cisal proclama lo stato di agitazione del personale dell’AFM spa. L’inattesa presa di posizione, dichiarata alla stampa ma non comunicata all’Azienda, ci lascia sorpresi nei contenuti e nella forma”. Così in una nota la dottoressa Alessandra Santagelo, Amministratore Unico Afm spa, in risposta allo stato di agitazione proclamato dalla Cisal.
“Per quanto riguarda i contenuti è acclarato che, come dispone l’art. 51 del CCNL Assofarm, la contrattazione di secondo livello e quindi il relativo premio di produttività non possono essere attivati se il Contratto collettivo Nazionale è scaduto.
Il CCNL Assofarm è infatti scaduto e sono attualmente in corso a livello nazionale le trattative per il rinnovo. L’Azienda non può quindi, nel rispetto delle norme, attivare alcuna contrattazione, pur essendosi dichiarata disponibile ad aprire tale trattativa non appena le condizioni lo consentiranno e ciò al fine di evitare sovrapposizione con i tempi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale e nel rispetto dell’autonomia dei cicli negoziali.
Circa il fabbisogno di personale è noto come l’azienda abbia in questo periodo di pandemia svolto appieno il suo ruolo di presidio sanitario territoriale, con il servizio di tamponi e vaccini. A tal fine si avvale di figure professionali aggiuntive per la realizzazione dei tamponi e per agevolare le attività complementari con l’intento di evitare sopraffollamenti e ripercussioni negative sull’attività ordinaria. Altro discorso riguarda le non ordinarie e non preventivate assenze di personale dipendente per lo più connesse indirettamente alla pandemia (ad esempio malattie post vaccinazione covid ecc.) e la difficoltà di reperire farmacisti per tali sostituzioni, creando disagi conseguenti.
Per quanto riguarda la forma, la nostra sorpresa è ancora più evidente, atteso che l’Azienda aveva convocato, già prima delle comunicazioni a mezzo stampa del sindacato, per il prossimo 16 dicembre le RRSSUU aziendali, su loro richiesta, proprio per discutere di questi temi.
In riferimento alle posizioni e alle iniziative intraprese dall’organizzazione sindacale, l’Afm ribadisce e conferma ancora una volta il suo impegno ad aprire la trattativa di secondo livello non appena le disposizioni contrattuali lo rendano possibile e l’impatto economico dei rinnovi saranno definiti dato che risultano confortanti i dati sull’andamento aziendale anche grazie all’impegno profuso dall’azienda sul fronte dei servizi connessi con la pandemia.
Riteniamo di non secondaria importanza mantenere il clima di dialogo e collaborazione tra l’azienda e le organizzazioni sindacali. Non vanno certamente in questa direzione prese di posizione, proclamazioni di stati di agitazione e scioperi il cui esito potrebbe avere conseguenze negative sulla tenuta degli andamenti aziendali”.