“Alla scoperta di storia e radici degli abruzzesi in Venezuela”. Si intitola così il documentario che verrà realizzato dal giornalista e film maker aquilano, Gianfranco Di Giacomantonio.
Realizzato su commissione della Faiv (Federazione associazioni italo venezuelane), il lavoro vede alla fotografia e alle riprese Amarilys Gamez, con la collaborazione di Guillermo Feldman per la presa del suono e le riprese aeree. Verrà girato per trenta giorni, a partire da sabato 15 aprile in Venezuela nelle località di Calabozo, Caracas, Maracaibo, Maracay, San Felipe e Valencia. Alcune scene riguarderanno l’Argentina.
“Si riparte – spiega Di Giacomantonio – dopo qualche anno di stop torniamo sul campo per raccontare quella che si può definire tranquillamente una delle più grandi epopee che hanno coinvolto la nostra terra dal dopo guerra fino sul finire degli anni Settanta. L’emigrazione ha toccato come evento, per certi versi anche drammatico, tutte le famiglie abruzzesi. Noi ne racconteremo le storie con uno sguardo al futuro che è rappresentato dai giovani italiani nati, in questo caso, in Venezuela. Le loro aspirazioni, i loro sogni e la loro voglia di tornare nei luoghi che hanno visto nascere i loro nonni o bisnonni alla ricerca delle proprie radici”.
La comunità italo-venezuelana, ricorda la produzione, è da sempre una delle più attive in quel mondo che è la collettività italiana all’estero. Laboriosità, spirito di sacrificio e capacità di adattamento a condizioni molto diverse dai paesi di origine insieme ad una volontà pervicace di conservare le proprie radici hanno consentito negli anni la nascita, nel paese sud americano considerato a ragione “tierra de gracias”, di sodalizi, punti d’incontro, associazioni, chiamati più semplicemente club, dove diverse generazioni, discendenti dei primi pionieri che arrivarono in questa terra, svolgono vita sociale.
“Un racconto – assicura Di Giacomantonio – che viene sviluppato su basi saldamente ancorate alle origini ma tutte protese al futuro”