L’Agenzia per il lavoro della Cna di Pescara ai vertici nazionali per l’avviamento al lavoro dei migranti. Lo certifica l’Anpal Servizi SpA, ovvero la società che opera sotto il controllo dell’Agenzia nazionale delle politiche attive, che proprio in questi giorni ha pubblicato sul proprio sito un report sull’andamento del progetto “Puoi”, con un elenco delle decine di programmi avviati sul territorio italiano: elenco in cui la struttura pescarese figura al primo posto assoluto con 34 tirocini realizzati, un risultato di assoluto valore conseguito grazie al rapporto di collaborazione stretto con diverse onlus, quali “On the road” di Vasto, la Caritas di Pescara e Teramo, o istituzioni dedicate come lo “Sprar” (Sistema di protezione richiedenti asilo) di Montesilvano.
“Puoi”, che sta per “Protezione Unita a Obiettivo integrazione”, è stato co-finanziato dall’Unione europea ed è destinato alla qualificazione del percorso di integrazione socio-lavorativa dei migranti. Una platea ampia, quella coinvolta, che comprende «titolari di protezione internazionale e umanitaria, di permessi di soggiorno, cittadini stranieri entrati in Italia come minori non accompagnati e regolarmente soggiornanti».
Negli elenchi pubblicati tra i medi di settembre e ottobre scorso dall’Anpal SpA, dunque, l’Agenzia per il lavoro della Cna provinciale figura al primo posto su ben 177 enti ammessi a finanziamenti: «E’ un risultato importante – sottolinea così il presidente provinciale della confederazione artigiana, Cristian Odoardi – che ha coinvolto aziende settore manifatturiero, dell’agricoltura, delle attività della ristorazione e dei servizi di alloggio: comparti, questi ultimi, tanto più significativi perché particolarmente colpiti dalla pandemia da Covid-19. E mi piace sottolineare anche la significativa presenza femminile tra le persone avviate, così come il fatto che alcuni imprenditori coinvolti sono a loro volta stranieri, a conferma della bontà di un percorso di integrazione e inclusione che coinvolge tutti e che ci vede in prima fila». In Abruzzo, complessivamente, il programma ha visto il coinvolgimento di dodici enti promotori specializzati nell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.