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Sulmona si prepara ai test rapidi della Regione

I test non sono obbligatori, ma fortemente raccomandati. Casini: "La città di Sulmona era già partita da giorni. Nella giornata di oggi sono programmati sopralluoghi su spazi pubblici da attrezzare". Asl e Regione reperiranno il personale sanitario.

Il Comune di Sulmona si prepara per il progetto regionale dei tamponi brevi: i sindaci del territorio non faranno mancare il loro supporto.

Nella seduta del Comitato Ristretto dei Sindaci, convocata d’urgenza ieri pomeriggio, in videoconferenza con i vertici regionali e aziendali, Protezione Civile regionale, rappresentanti delle professioni sanitari e dell’ Anci regionale, è stato presentato il progetto da realizzare su tutta la provincia dell’Aquila di una massiva somministrazione a tutta la popolazione di tamponi brevi antigenic in tempi brevi, per isolare velocemente i positivi asintomatici. I test non sono obbligatori, ma fortemente raccomandati per consentire di individuare e isolare i focolai e circoscrivere i contagi. La Asl 1 e la Regione sono impegnati a reperire il personale sanitario che dovrà somministrare i Test mentre ai Comuni è stato chiesto di fornire supporto logistico, personale amministrativo e informatico, servizi di connettività e comunicazione.

I sindaci sono sul campo e non faranno mancare il loro supporto. Sulmona era già partita da giorni mettendosi a disposizione dei Medici di Medicina Generale e del Distretto Sanitario con un supporto logistico insieme alla nostra Protezione Civile comunale”. Lo afferma il sindaco Annamaria Casini.

“Nella giornata di oggi sono programmati sopralluoghi su spazi pubblici da attrezzare, che sosterranno il più rapido avvio possibile del progetto. Inoltre i volontari alpini dell’ANA Sulmona, in sinergia con il Comune, stanno anche loro predisponendo un’ulteriore “drive in” per fare tamponi veloci antigenici alla popolazione che sarà pronto già per i prossimi giorni anche a supporto di questo progetto regionale. Questa iniziativa è importante perché finalmente, nel prendere coscienza del fatto che è completamente saltato il sistema di tracciamento su tutta la provincia, si individua una strategia di screening a tappeto per individuare asintomatici e bloccare il contagio incidendo proprio sul territorio. Ho rappresentato come il supporto dei sindaci che è doveroso e determinante può rappresentare l’occasione per recuperare la collaborazione con la Asl 1 che potrà proseguire rinforzando il sistema locale anche per i mesi successivi. I sindaci hanno chiesto una priorità nell’attività di screening alla popolazione scolastica e la necessità di proseguire con cadenza periodica frequente lo screening se non si decide di sospendere le attività didattiche in presenza, come sarebbe auspicabile in questa fase”, questa la conclusione.

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