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Tagli per la Riserva del Borsacchio

Vent'anni di lavoro e un investimento di 250.000 euro per il primo PAN, oltre a circa 50.000 euro per il secondo, sono andati in fumo

Oggi è un giorno triste per Roseto e l’Abruzzo, poiché la Regione Abruzzo ha perpetrato un atto scellerato tagliando drasticamente la Riserva Borsacchio. Con un emendamento notturno, i primi firmatari Di Matteo e Febbo hanno escluso l’intero tratto collinare, riducendo la riserva da 1100 ettari a soli circa 25 ettari lungo la spiaggia fino alla ciclabile.

Questa decisione ha conseguenze gravi e immediate. Il Piano di Assetto della Natura (PAN), preparato con dedizione e impegno per oltre vent’anni, è ora da rifare completamente. Dopo una lunga attesa, il PAN era finalmente pronto, e secondo voci di corridoio, avrebbe dovuto essere approvato entro gennaio 2024. Vent’anni di lavoro e un investimento di 250.000 euro per il primo PAN, oltre a circa 50.000 euro per il secondo, sono andati in fumo. Il lavoro da rifare è enorme, e chi ne soffrirà di più sono gli agricoltori, che perderanno la possibilità di gestire i fondi a sostegno delle aree delle riserve.

La decisione avrà anche ripercussioni sulla creazione di lavoro sostenibile. I poveri agricoltori che aspettavano fondi regionali ed europei per ristrutturare casolari a fini turistici e generare occupazione sostenibile vedono ora svanire le loro speranze. Perdiamo non solo occupazione futura, ma anche milioni di euro di finanziamenti europei per le attività sostenibili nelle riserve, coinvolgendo agricoltori ed allevatori.

Mentre alcuni potrebbero trarne vantaggio, come gli investitori edili interessati a costruire palazzine, la vera perdita sarà per la natura e il futuro della nostra città. In un’epoca in cui il mondo si muove verso la sostenibilità, Roseto perde la sua attrattività per il futuro.

Noi, cittadini responsabili, non accettiamo passivamente questa decisione. Stiamo esaminando attentamente la situazione e prenderemo azioni concrete. Annunciamo che organizzeremo una grande manifestazione a breve, invitando tutti i cittadini e le associazioni interessate. I nostri legali stanno esaminando tutte le carte pertinenti, poiché crediamo che questa decisione debba essere contestata con forza.

È inaccettabile che il Comune non sia stato nemmeno consultato su questa drastica decisione. Vent’anni di lotta per attivare la Riserva sono stati vanificati da un atto impulsivo che non tiene conto delle esigenze della comunità e del territorio. Presto, capiremo i motivi dietro questa scelta e individueremo coloro che ne sono i mandanti.

Invitiamo la comunità a unirsi a noi nella protesta. La nostra voce unita sarà forte e chiara: la Riserva Borsacchio deve essere preservata e gestita in modo sostenibile per il bene di tutti.

COMUNICATO STAMPA

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