Il Museo Storico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nasce, nell’anno del Centenario, per celebrare la storia di un’idea illuminata e lungimirante, che un gruppo di “appassionati” riuscì a trasformare in realtà grazie anche all’impegno determinante dell’ingegner Erminio Sipari, primo Presidente del Parco.
Lo annuncia in una nota l’Ente Parco stesso, dopo il taglio del nastro del Museo storico che c’è stato venerdì scorso.
“Un secolo di storia, ricco di eventi e vicende, non potrà mai esaurirsi in 35 pannelli, e per questo abbiamo deciso di raccontarlo in 8 capitoli, legati a periodi storici e a elementi peculiari del nostro Parco. – si legge nella nota dell’Ente – Dai primi tentativi di istituzione dell‘800 alla soppressione dell’Ente nel 1933, passando dalla ricostituzione negli anni ’50 e arrivando fino ai giorni nostri. A questi seguiranno 3 sezioni speciali dedicate a “elementi” simbolo del Parco: il camoscio appenninico, l’orso bruno marsicano e le foreste”.
“Questo Museo però non vuole essere solo un luogo dove raccontare gli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia del Parco e delle aree protette in Italia e nel Mondo, ma anche un luogo dove confrontarsi, un polo culturale e scientifico”.
La prima mostra, in esposizione fino a settembre, copre l’arco temporale che va dalla pre-istituzione dell’Ente alla soppressione del 1933.
Seguirà a cadenza bimestrale il continuo della storia del Parco suddivisa in 8 capitoli da 34 pannelli ciascuno. Ogni capitolo che verrà sostituito andrà poi in tour nei vari paesi del Parco, per consentire a tutti di conoscere la storia.
Sarà aperto il sabato e la domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 e 30 alle ore 19 e 30.
Nella stagione invernale, sarà possibile visitare il museo durante la settimana su prenotazione per gruppi composti da minimo 10 persone.