Sgombrare il campo dagli equivoci e dagli alibi del “non lo sapevo”. Questo il tentativo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, ente gestore della Riserva Naturale Orientata “Monte Velino” per fare chiarezza sui comportamenti consentiti e quelli vietati, pubblicando qualche giorno fa il decalogo con le norme da osservare. Il documento è stato condiviso dai sindaci di Magliano de’ Marsi Mariangela Amiconi e di Massa D’Albe Nazzareno Lucci.
Le Associazioni Appennino Ecosistema, L.I.P.U. Abruzzo, A.L.T.U.R.A. Abruzzo, Salviamo l’Orso, Forum Diritti Natura, W.W.F. Abruzzo e Touring Club Italiano Abruzzo apprezzano, contrari sono invece i gruppi che frequentano abitualmente l’area protetta e gli sportivi soliti fare passeggiate in bicicletta, arrampicate e godere della Riserva per portare in campo altre attività sportive.
Tra le regole contestate quella che prevede il libero accesso solo a singoli visitatori o a piccoli gruppi, essendo obbligatoria l’apposita richiesta di autorizzazione per i gruppi superiori a cinque persone, indicante data, orario, luogo e numero di partecipanti almeno una settimana prima dell’escursione. E ancora quella che obbliga a non uscire dai tracciati segnati, a passeggiare solo con cani al guinzaglio, a non alzare troppo la voce o provocare rumori che possano alterare il silenzio della natura, nonché l’utilizzo di droni o altri dispositivi.
Le Associazioni ricordano che il “decalogo” diffuso in questi giorni non è una novità, contiene semplicemente le norme di comportamento e di fruizione del territorio della Riserva già vigenti da molti anni ed è basato sulla normativa europea e nazionale relativa alle aree protette e in particolare su quella relativa a tutte le Riserve Naturali Statali.
A tal proposito, per consentire un dialogo ed un confronto con gli amanti della montagna, è stata indetta una riunione pubblica, a cui le Associazioni parteciperanno attivamente, che si terrà presso la sede della Riserva a Magliano de’ Marsi giovedì prossimo alle 17, per discutere dei dettagli e condividere le modalità di applicazione delle norme vigenti, sulla base delle ipotesi prospettate nel “decalogo” della Riserva.